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CRC, il M5S alla Fondazione: "Blocchi l'operazione di svendita della banca"

Il socio di maggioranza della Cassa di Risparmio di Cesena, vale a dire la Fondazione, voti contro al bilancio 2015 della banca nel corso della prossima assemblea

Il socio di maggioranza della Cassa di Risparmio di Cesena, vale a dire la Fondazione, voti contro al bilancio 2015 della banca nel corso dell'assemblea del 3 luglio: a chiedere un segnale forte di sfiducia al nuovo management della CRC, piegata dal peso di oltre 250 milioni di euro di debiti, è il Movimento 5 Stelle di Cesena. I pentastellati si appellano quindi a Bruno Piraccini.

In una nota il gruppo consigliare del M5S ricordano che “il 28 maggio 2016 il cda della banca ha approvato all’unanimità il Bilancio 2015, valutando le perdite in 252 milioni di euro - invece dei 104 milioni previsti nella bozza di bilancio del 31 marzo 2016. Azione che apre un'autostrada all'ingresso del Fondo Interbancario che a questo punto diventa necessario, per non dire indispensabile. Alla luce di queste perdite il consiglio di Amministrazione propone un piano di salvataggio della banca che prevede l'azzeramento del valore delle azioni, che passano da 15 euro a 0,50 euro ad azione, e in questo modo l’intervento del Fondo Interbancario per 280 milioni di euro, porterà il Fondo a possedere il 94% della CRC. Agli azionisti attuali, fondazioni bancarie locali e privati, rimarrà il 6%. Inutile dire quale disastro finanziario sia per i 13.000 azionisti della Cassa e per la Fondazione”. 

Il M5S cesenate pone quindi delle domande: “Ma cosa è successo veramente? Come è possibile che il debito sia così lievitato nel giro di poche settimane? Il nuovo CDA individua decine di milioni di ulteriori crediti deteriorati e nessuno è chiamato a risponderne? Perché il Comune, la Giunta e il sindaco PD Paolo Lucchi danno l’impressione di voler insabbiare la vicenda? Che fine faranno le insolvenze? Svalutandole e cedendole a basso prezzo (cosa assai probabile) si aprirebbero le porte a pesanti speculazioni finanziarie”.

Questo il quadro tratteggiato dai grillini: “Cesena rischia di veder sparire 400 milioni di euro del patrimonio e della proprietà della Cassa di Risparmio. Vogliamo impedire che qualcuno si impadronisca dei 5 miliardi di euro di depositi dei Cesenati, accelerando così il declino e la rovina dell’economia e della comunità locale e romagnola”. Ed ancora:     “Per questi motivi chiediamo ufficialmente che il 3 luglio, giorno dell’Assemblea di approvazione del Bilancio 2015, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio esprima un voto contrario a tutela della banca, dei suoi azionisti e dell'economia cesenate. Troppi dubbi aleggiano su questa operazione, troppe ombre e situazioni ancora da chiarire. La Fondazione ha il potere di fermare l’attacco dei banchieri nazionali ed internazionali ai danni della Romagna per impadronirsi delle nostre più importanti ricchezze, lo eserciti! Fermi l'approvazione del Bilancio, faccia chiarezza e trovi strade alternative all'ingresso del Fondo”.

Il Movimento 5 Stelle Cesena incontrerà gli azionisti e i clienti della banca, i gruppi politici e l’associazionismo, le famiglie e gli imprenditori del comprensorio su questo tema al Palazzo del Capitano, mercoledì 29 giugno ore 20,30.

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