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"Banche, no agli annunciatori di disgrazie". C'è un contenzioso Comune-Carisp

Il vice-sindaco: "La politica resti fuori dalle banche e non entri in vicende che nulla hanno a che fare con la dialettica politica, nessuno tenti di coinvolgere il Comune"

“La politica resti fuori dalle banche e non entri in vicende che nulla hanno a che fare con la dialettica politica, nessuno tenti di coinvolgere il Comune in vicende completamente estranee all'amministrazione locale, confidando magari di poterlo associare ad esiti sfavorevoli, condannandosi al ruolo di annunciatori di disgrazie e di amplificatori di rischi”: è la dura risposta che il vicesindaco Carlo Battistini dà alle interpellanze dei consiglieri comunali Gilberto Zoffoli (Libera Cesena) e Natascia Guiduzzi (M5S), che chiedono conto della situazione del sistema bancario e in particolare della Cassa di Risparmio e i rapporti fra Cassa di risparmio di Cesena e Comune.

La risposta, arrivata nel corso del consiglio di giovedì pomeriggio, era stata in qualche modo anticipata in un recente comunicato stampa, che non aveva mancato di suscitare aspre proteste da parte dei gruppi di opposizione. Nonostante le repliche, tuttavia, i toni di Battistini restano aspri.

Dice Battistini: “Il Capogruppo di Libera Cesena, Gilberto Zoffoli, ha presentato una interpellanza che simula nell'oggetto interesse per il sistema bancario ma in realtà entra direttamente nelle vicende riguardanti la Cassa di Risparmio di Cesena. Infatti si prende spunto da articoli di stampa per tentare di entrare in vicende che nulla hanno a che fare con la politica, con il vero obiettivo di puntare a coinvolgere il Comune in vicende completamente estranee all'amministrazione locale. Probabilmente è irresistibile la tentazione di poter avvicinare l’Amministrazione a qualche vicenda negativa, infatti non vi sono altri motivi (come anche per l’interpellanza della consigliera Guiduzzi del Movimento 5 Stelle) per cui gruppi politici portino in Consiglio Comunale (luogo fondamentale per la politica e per le scelte amministrative, ma certamente non deputato a valutare i conti delle banche) le vicende della Cassa di Risparmio di Cesena tramite interpellanze. Nessun altro contributo infatti queste interpellanze potranno portare al bene dei cittadini, delle famiglie e delle imprese cesenati, né di informazioni utili all’attività amministrativa”.

“Venendo ai quesiti del capogruppo Zoffoli – continua il vicesindaco - l’Amministrazione è consapevole delle difficoltà del sistema bancario dovute a fattori di carattere generale, così come è consapevole della solidità complessiva del sistema bancario che dal 2007 ad oggi ha retto nonostante la crisi senza pesare sui conti pubblici. Non vi sono stati infatti casi sistemici, come in molti altri paesi è avvenuto, che abbiamo comportato massicci interventi pubblici di sostegno. Sono oggi all’attenzione mediatica alcuni limitati casi, utilizzati per polemiche politiche, su cui gli organi di vigilanza sono intervenuti. Vi è invece una rilevantissima discussione su come liberare i bilanci delle banche da masse consistenti di crediti deteriorati, prevalentemente derivanti da finanziamenti immobiliari. La soluzione di tale problema potrà sicuramente recare effetti positivi per il finanziamento dell’economia reale”.

E proprio sul mercato immobiliare anche il Comune di Cesena ha fatto la sua parte, con la vicenda della società pubblica Sapro. Il riferimento è ad una lettera di patronage (garanzia) rilasciata nel 2009 dal Comune di Cesena (parimenti agli altri soci di Sapro) alla Cassa di Risparmio di Cesena, “su cui vi è una richiesta della banca in sede di giurisdizione civile, è tuttora pendente in giudizio ed è stata opposta dall'Amministrazione, in quanto ritiene di aver fatto tutto quanto possibile nelle proprie prerogative per onorare gli impegni relativi alla qualificazione di socio”, rileva Battistini.

Per quanto riguarda la seconda interpellanza, quella della Consigliera Guiduzzi (M5S), Battistini spiega che “con la Cassa di Risparmio di Cesena sono attivi 8 mutui per opere pubbliche con un debito residuo al 31 dicembre 2015 di 8.381.129 euro, in scadenza fra il 2016 e il 2030. sono accesi fidi, legati all’eventuale utilizzo dell’anticipazione di tesoreria per l’anno 2016, per un importo massimo di 23.202.948 euro. Negli anni passati tale fido non è mai stato utilizzato e vista la giacenza di tesoreria anche per il 2016 non se ne prevede l’utilizzo. Fidejussioni passive per il comune ed a favore di Carisp Cesena non ve ne sono; vi è una lettera di patronage rilasciata per Sapro spa, per un importo di 660.000,00 per la quale è in corso un contenzioso in sede giurisdizionale. Non siamo a conoscenza che esistano altri impegni del Comune di Cesena verso la Cassa di Risparmio di Cesena oltre quelli sopra evidenziati”.

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