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Costi della neve: "Attingere alle risorse dei ministeri"

Il presidente della Provincia, Massimo Bulbi: "Ci sono tre categorie di costi su cui si dovrà intervenire: il primo sono i costi dell'emergenza, che è durata dai 12 ai 15 giorni

Non si ferma il dibattito sulla neve. Ancora lunedì in consiglio provinciale il presidente della Provincia, Massimo Bulbi: “Ci sono tre categorie di costi su cui si dovrà intervenire: il primo sono i costi dell’emergenza, che è durata dai 12 ai 15 giorni. Per questi costi siamo a circa 16-20 milioni di euro. Solo per far arrivare le turbine abbiamo dovuto sottoscrivere impegni finanziari. Poi ci sono danni al patrimonio pubblico, come strade, edifici pubblici, scuole: per il momento siamo a stime in via presuntiva, ma è evidente che saranno molto alti”.

“Basta guardare come sono messe alcune strade, al limite della praticabilità. - insiste Bulbi - Questi costi potrebbero ammontare a 44 milioni circa, di cui 10,5 milioni sul patrimonio della Provincia. Infine, c’è la terza parte: i danni dei privati, da suddividere tra agricoltura e altre imprese. Per quanto riguarda l’agricoltura siamo a circa 24 milioni di euro, solo per le strutture, senza cioè contare i capi di allevamento morti e la mancata produzione ortofrutticola. I danni alle imprese non agricole ammontano a 50,8 milioni di euro, di cui 10 milioni di danni alle strutture e il resto di mancato reddito. L’unica certezza che abbiamo per ora è la copertura delle spese dell’emergenza, ma anche qui con un impegno che è una ‘pacca sulle spalle’. - continua - Paradossalmente, la nostra capacità di fare rete, di evitare che ci siano stati dei morti, il nostro essere bravi, alla lunga non è premiante per il territorio e arriva perfino a frenare le risorse che servono. Nella ristrettezza generale di risorse ci possono essere capitoli di spesa già previsti per alcuni Ministeri,  che potrebbero essere usati per quest’emergenza piuttosto che per altri progetti. Su questi dobbiamo lavorare. Per esempio abbiamo inviato alla Soprintendenza una lista con l’indicazione degli edifici storici e di valenza culturale che sono rimasti danneggiati, in vista della visita che effettuerà a breve il sottosegretario ai Beni Culturali  nelle province di Forlì-Cesena, Rimini e Pesaro. Anche sul turismo ci possono essere delle risorse ministeriali. Dobbiamo riuscire ad attingere a delle risorse già stanziate per i ministeri, se no ci ritroveremo alla fine solo con la copertura dell’emergenza”.
 
 

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