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La coop "Il Cigno" celebra il suo trentesimo compleanno

In via Dismano a Pievesestina, nel corso del quale verrà celebrata il compleanno di una cooperativa sociale tra le più strutturate e radicate non solo nel territorio, ma in tutt'Italia

"Anni di crescita, storie di vita. Il Cigno cooperativa sociale compie trent'anni" è il tema del convegno che si tiene  venerdì alle 15 alla sala dei Tre Papi del Centro Congressi Fiera di Cesena in via Dismano a Pievesestina, nel corso del quale verrà celebrata il compleanno di una cooperativa sociale tra le più strutturate e radicate non solo nel territorio, ma in tutt'Italia.

Parteciperanno nell'ordine il presidente del Cigno Roberto Campacci, che introdurrà il dibattito; Paolo Lucchi, sindaco del comune di Cesena; Annagrazia Giannini, direttore generale della cooperativa sociale "Il Cigno", un autorevole rappresentante della Direzione generale Ausl Romagna, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, Maurizio Gardini, nazionale Confcoperative e mons. Douglas Regattieri, vescovo della diocesi di Cesena-Sarsina. Un parterre di rappresentativi ospiti, piena espressione del sistema territoriale, regionale e nazionale, che la dicono lunga sull'accreditamento e la reputazione di cui gode la cooperativa sociale cesenate.

"Il convegno - rimarca il direttore del Cigno cooperativa sociale Annagrazia Giannini - si prefigge di inserire la storia d'impresa del Cigno, strutturatasi in sei lustri di costante espansione, nella cornice contestuale dell'evoluzione dei servizi sociali e sanitari in Emilia Romagna, dall'accreditamento alla nascita dell'Ausl della Romagna, come recita non a caso il sottotitolo. Questo è per così dire il perimetro istituzionale, a cui il Cigno ha sempre aderito e aderisce, che fa da sfondo alla sua copiosa attività, fin da quando nel 1985 venne fondata".

"La presenza di così autorevoli rappresentanti del sistema politico, istituzionale ed economico territoriale - rimarca il direttore Giannini - è un'opportunità straordinaria per un dibattito sui nuovi scenari del welfare locale, sul ruolo della cooperazione sociale e del terzo settore in sinergia col pubblico per affrontare sempre più attrezzati attrezzati la difficile sfida di erogare servizi in un'ottica di massimo soddisfacimento degli utenti e di razionalizzazione dei costi. Noi riteniamo - conclude Annagrazia Giannini - che corretto non sia il modello di cooperazione assistita dal pubblico, bensì quello di una cooperativa protagonista del suo fare diventando impresa e poggiando sui valori della centralità della persona. E' su questo principio che può scaturire una feconda collaborazione tra pubblico e privato protagonista fino in fondo del progetto d'impresa sino a gestire anche direttamente le strutture assistenziali. come noi facciamo per otto case per anziani nel nostro territorio. Le risorse anche publiche sono diminuite, e questo è un dato di fatto con tutte le inevitabili conseguenze, ma noi riteniamo che proprio in questi frangenti di difficoltà si possa sopperirecon un surplus di progettualità e di virtuose sinergie col privato accreditato".

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