rotate-mobile
Economia

Crisi, la Uil Cesena traccia la fotografia: "Si deve lavorare per un cambio di passo"

"Ancora onon si intravvede nulla di determinante per rimettere in moto l’economia", esordisce il segretario della Uil di Cesena, Marcello Borghetti

Si è svolto il consiglio territoriale della Uil di Cesena, alla presenza di oltre cento delegati, sono intervenuti il segretario organizzativo nazionale della Uil Pierpaolo Bombardieri, il segretario della Uil Emilia Romagna Giuliano Zignani, e il segretario della Uil di Cesena Marcello Borghetti. Diversi i temi trattati nel corso del dibattito, anche su sollecitazione dei delegati stessi. "Ancora onon si intravvede nulla di determinante per rimettere in moto l’economia - esordisce Borghetti -. Ovvero per creare occupazione, per redistribuire reddito, incrementare i consumi, avere le risorse per il nostro stato sociale e interrompere la guerra fra poveri e lo scontro fra generazioni, spesso agitato ad arte; il balletto dei dati sulla disoccupazione, con oscillazioni che si attestano sullo zero, di fatto confermano una realtà negativa, perché eccetto un po’ di stabilizzazioni ottenute grazie ai consistenti sgravi contributivi distribuiti a pioggia, la disoccupazione si attesta attorno al 13 %, colpendo in modo grave i più giovani".

"I dati sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali, confermano che la crisi non si placa e che un ridimensionamento nell’utilizzo degli ammortizzatori è purtroppo collegato a chiusure di aziende e licenziamenti - continua Borghetti -. Il Jobs Act, non solo è una ricetta economica sbagliata, ma si confermerà sempre più nel tempo un attacco alla dignità delle persone. Il fatto che rende particolarmente colpevole questo governo di colpe proprie è che siamo in un momento economico potenzialmente favorevole alla crescita, grazie al costo del petrolio e dell’energia che è precipitato, ai tassi d’interesse bassi con riflessi positivi sul debito pubblico, ed al diminuito valore dell’euro sul dollaro a beneficiare le esportazioni; nulla si fa per spingere sui consumi interni. Di riforme utili, alla semplificazione, efficientamento del sistema pubblico, lotta corruzione, investimenti, ecc. non vi è traccia, mentre invece si continua con provvedimenti contradditori a danno dei pensionati, oppure con una riforma penalizzante della scuola della scuola pubblica e con il blocco di molti contratti, a partire da quelli pubblici".

Aggiunge il segretario della Uil di Cesena che "si conferma in modo sempre più drammatico, l’iniquità e l’insostenibilità della legge Fornero, che ha stravolto la prospettiva di vita di milioni di persone, creando danni enormi anche alle esigenze di cura familiari e con ripercussioni pesantissime sulla nuova occupazione. Nel territorio cesenate e romagnolo, non emerge un sano tentativo di fare sistema, il problema parcheggi ha certamente una sua dignità, ma se non si crea nuova occupazione, se la disoccupazione rimane alta e se ci sono pochi soldi nelle tasche delle persone, non si rigenerano consumi e nuova vitalità economica nelle città del territorio. Per queste ragioni rimaniamo convinti che occorra più sinergia nelle questioni strategiche, quali infrastrutture nella rete viaria, aeroporti e fiere per citarne alcune; investire o non investire a cesena è determinato da scelte strutturali e di prospettiva che purtroppo non vediamo e sotto questo profilo il rapido spegnersi di una possibile reazione sull’esclusione della E55 dalle grandi opere scelte dal Governo per una realizzazione in tempi accettabili, è un pessimo segnale. Si deve lavorare per un cambio di passo".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Crisi, la Uil Cesena traccia la fotografia: "Si deve lavorare per un cambio di passo"

CesenaToday è in caricamento