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Lavoro, analisi della Uil: "Disoccupazione ancora molto alta"

"Ancora oggi non si intravvede nulla di determinante che spinga la crescita economica e quindi l'occupazione, la redistribuzione di reddito, anche per incrementare i consumi e le risorse per il nostro stato sociale", afferma Borghetti

Si è svolto il consiglio territoriale della Uil di Cesena, alla presenza di numerosi delegati, e durante il quale sono intervenuti il segretario nazionale Uil Guglielmo Loy e il segretario della Uil di Cesena Marcello Borghetti. Diversi i temi trattati, anche su sollecitazione dei delegati stessi. "Ancora oggi non si intravvede nulla di determinante che spinga la crescita economica e quindi l’occupazione, la redistribuzione di reddito, anche per incrementare i consumi e le risorse per il nostro stato sociale - afferma Borghetti -. La disoccupazione è ancora molto alta colpendo in modo grave i più giovani. Il minore utilizzo degli ammortizzatori sociali, va monitorato perché anche per il maggiore costo degli stessi, in molte situazioni indica licenziamenti. Il positivo accordo sulla previdenza sconta la mancanza dei decreti attuativi e questo crea una situazione di incertezza che deve trovare risposte urgenti".

"Positiva la sottoscrizione di molti contratti nazionali di lavoro, ma serve trovare una rapida risposta nei settori dove insiste il mancato rinnovo, consapevoli che l’incremento dei redditi è indispensabile anche per incentivare i consumi e quindi la produzione di beni e servizi. Indispensabile un intervento sull’evasione fiscale, sulla corruzione e sugli sprechi, patologie insostenibili, che insistono sulla parte sana del Paese, alimentando gravissime diseguaglianze e debito pubblico  prosegue il segretario cesenate della Uil -. È necessario un cambio radicale nelle politiche economiche e sociali europee, di fatto incapaci di rilanciare l’economia e caratterizzate da un sistematico attacco ai diritti. Si tratta di politiche che lacerano la coesione, la solidarietà e l'Europa stessa, alimentando i populismi e una forte rabbia sociale. Nel territorio cesenate e romagnolo, la politica di governo, lancia timidi segnali di dialogo indirizzati anche ad alcune scelte utili per il sistema economico".

"Valuteremo le proposte concrete e come sempre ci esprimeremo nel merito. Per queste ragioni rimaniamo convinti che occorra più sinergia nelle questioni strategiche, quali infrastrutture della rete viaria su strada e su ferrovia per il collegamento di porto, aeroporti e fiere - aggiunge -. così come è auspicabile che sulla manutenzione della E55 si passi dalle parole ai fatti. Investire o non investire a Cesena e nei territori limitrofi è determinato dalla capacità di dare risposte chiare su queste scelte strutturali. Da qui ne consegue la capacità di rilanciare nel nostro territorio occupazioni, reddito e benessere. Infine è stata espressa preoccupazione per i rincari della Tari, considerato che l’evasione del tributo finisce a carico dei cittadini onesti e considerato che il valore e la fatica della raccolta differenziata, avrebbe dovuto trovare un riconoscimento in una minore tariffa mentre avviene esattamente l’opposto, creando l’ennesimo balzello all’italiana".

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