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Economia

Confindustria si dà un nuovo assetto: "Riorganizzare gli associati per filiere per creare relazioni"

Si è avviato il “Progetto Filiere e Territorio” il cui primo step è la realizzazione di un’indagine sulle filiere produttive in provincia al fine di sviluppare un nuovo modello

“Filiere e territorio” è il titolo del progetto con cui Confindustria di Forlì-Cesena intende uscire dalle secche in cui l'associazione degli industriali si è arenata dopo mesi di polemiche, conflitti e scontri, con la fuoriuscita di diverse imprese associate. Il 9 novembre prossimo si terrà l'assemblea che dovrà nominare il nuovo presidente e la nuova governance e porre così fine al commissariamento. Spiega il presidente pro-tempore Floriano Botta: “Stiamo riorganizzando l'associazione, e questo per dare più servizi alle imprese ma anche per farle venire di più in associazione,  perché l'associazione funziona meglio se c'è interscambio con le imprese socie”.

Quella di Botta è, insomma, l'appello a vivere di più l'associazione provinciale degli industriali (che in provincia conta circa 400 imprese associate, con 22 mila addetti e circa 10 miliardi di fatturato), ed aumentare le interconnessioni tra le imprese associate, in modo tale che queste relazioni possano anche trasformarsi in occasioni per ripensare il proprio business. Continua Botta: “Le imprese devono avere opportunità di servizi di eccellenza per competere, anche per questo vogliamo dotarci di una piattaforma nuova di idee, le 'filiere' appunto per permettere alle imprese di collaborare e conoscersi  tra di loro, tutto ciò rientra nella strategia di Confindustria nazionale”. 

Il progetto

In occasione dell’assemblea straordinaria di Confindustria Forlì-Cesena del 9 Luglio scorso, è stato approvato un progetto per costruire, con un ampio coinvolgimento delle imprese associate, una nuova agenda associativa. Confindustria Forlì-Cesena, in collaborazione con Antares, ha perciò avviato il “Progetto Filiere e Territorio” il cui primo step è la realizzazione di un’indagine sulle filiere produttive in provincia al fine di sviluppare un nuovo modello che permetta di analizzare le imprese associate secondo lo schema di “sistema a filiere”, che superi  la tradizionale suddivisione per settori. La somministrazione on-line dell’indagine “Questionario sulle filiere delle imprese associate” ​permetterà di posizionare le imprese associate nelle "filiere". 

Sono 21 le filiere individuate: Agroalimentare, Automotive, Carta e Stampa, Chimica e Farmaceutica, Costruzioni e Infrastrutture, Digital, Elettronica e Meccatronica, Energia, Facilities, Home, Macchine, Metalli, Mobilità e Logistica, Moda e Lusso, Nautica, Packaging, Plastica, Salute, Servizi professionali, Turismo e cultura, Veicoli industriali. “Ma le 'big 5', quelle più presenti in provincia, su cui partiremo prima sono agroalimentare,  meccatronica, sistema casa, moda e lusso, costruzioni”, spiega Mario Agnoli, commissario Operativo di Confindustria Forlì-Cesena. 

Continua Agnoli: “C'è un nuovo approccio scientifico culturale. Le imprese appartenenti ad una filiera sono interconnesse  le une alle altre, ed è interesse di tutte le imprese di una medesima filiera interagire  per essere competitive sui mercati. Inoltre, l’approccio per filiere può consentire  di impostare  azioni di sostegno  in una logica di sistema, con il supporto del patrimonio informativo dell’associazione. Come già detto, da questo ne deriverà una maggiore efficacia ed incisività delle azioni di supporto alle imprese. Questo modello consente infine di declinare le attività produttive del territorio nell’ottica di potenziarne l’attrattività”.

L'indagine di Antares

Riassume Lorenzo Ciapetti, direttore di Antares: “L'approccio di base è che nessuna impresa è un'isola, le fasi produttive sono ormai spalmate nel globo e ciò è reso necessario per accrescere la competitività”. Quella delle filiera è quindi prima di tutto “una lente interpretativa”. L’idea alla base del progetto è ricostruire le relazioni commerciali tra aziende e raggruppare in uno schema ordinato i differenti microsettori che vanno a concorrere per la produzione  di un bene e per la sua successiva distribuzione. Poiché la filiera ha natura polivalente, alcune aziende potranno essere presenti in più filiere, per quanto  l’appartenenza ad una di esse  si basi su una logica di prevalenza e di coerenza tra le molteplici attività di ogni azienda e le relazioni che essa ha con le aziende della medesima filiera.

A questo fine è stato sviluppato un questionario, in fase di somministrazione a tutte le associate, con cui si intende mappare: le relazioni tra filiere a monte e a valle delle fasi di attività, la dotazione tecnologica delle aziende e gli investimenti previsti in tecnologia, i fabbisogni in termini di servizi. A questa fase seguiranno alcuni Focus Group di approfondimento e confronto con gruppi ristretti rappresentativi delle filiere e dei territori allo scopo di comprendere le relazioni a “monte” e a “valle” delle aziende associate, quindi il sistema di fornitura e il sistema di distribuzione e commercializzazione, per proporre servizi potenziati che agiscano in una logica di sistema, ovvero che tengano conto dell’intera “catena di valore” in cui è inserita l’azienda.

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