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Economia

Confesercenti: "Recuperare all'Osservanza i parcheggi persi in piazza della Libertà"

Focus anche sul mercato ambulante: “Il mercato ambulante, che a nostro avviso deve mantenere il cuore della sua collocazione negli attuali spazi"

“Chiusura del parcheggio in Piazza della Libertà andrebbe ripresa in termini di recupero di posti auto. Proponiamo una soluzione economica e veloce da realizzare: il raddoppio del parcheggio dell'Osservanza attraverso la elevazione di un piano”: è una delle richieste che avanza Confesercenti in vista del Bilancio 2018 del Comune di Cesena. La proposta è contenuta in una lunga serie di idee  dell'associazione di categoria per favorire il commercio.

Focus anche sul mercato ambulante: “Auspichiamo il proseguimento del confronto sulla valorizzazione del mercato ambulante, che a nostro avviso deve mantenere il cuore della sua collocazione negli attuali spazi con adeguamenti limitati ad una migliore fruizione. Occorre prendere atto che nel corso degli ultimi anni il mercato ha perso una parte della propria capacità attrattiva, anche per via di un notevole ricambio fra gli operatori che ha visto l’inserimento di diverse imprese senza adeguata formazione. Proponiamo incentivi, attraverso la restituzione di una parte della Cosap, per le aziende che parteciperanno a specifici corsi di formazione tesi a migliorare la proposta commerciale e l’allestimento del banco”

Confesercenti chiede più decoro e arredo: “Particolare attenzione andrebbe riservata alle Gallerie e Corti, più esposte di altre zone al degrado urbano e al fenomeno delle attività sfitte. In occasione di manifestazioni il centro è frequentato, sembra il vero e proprio cuore pulsante della città. In altri momenti occorre prendere atto di una situazione scoraggiante, con poche persone che attraversano strade e Piazze della città. Consapevoli che non è possibile allestire in via continuativa delle manifestazioni, chiediamo all’amministrazione di continuare a garantire il sostegno economico per l’organizzazione di eventi così come fatto in questi anni”. Si chiede però anche per il commercio in periferia: “Le imprese commerciali presenti nei quartieri rappresentano un punto di riferimento per la vivacità di aree che in assenza di negozi diventerebbero rapidamente dei “dormitori”: rappresentano un presidio sociale. In conclusione degli incontri promossi dall’amministrazione comunale con le imprese commerciali diffuse nel territorio, auspichiamo si tenga conto delle richieste emerse e invitiamo a individuare modalità di sostegno che permettano il mantenimento in funzione delle imprese”.

Sul fronte della sicurezza viene giudicato “positivo ma non risolutivo il progetto che prevede la dotazione diffusa di telecamere. Proponiamo incentivi per la dotazione di sistemi di sicurezza nei negozi, una collaborazione sinergica delle varie Forze dell’Ordine e l’istituzione del numero telefonico unico e centralizzato per tutte le segnalazioni, come già avviene in altre realtà italiane”. Si chiedono inoltre azioni di contrasto all'economia sommersa nei confronti di iniziative che operano senza autorizzazione, facendo concorrenza sleale.

Per la nota dolente della tassa dei rifiuti si torna a chiedere di “rivedere l’impianto dei costi poichè non tiene conto del sistema di smaltimento già avviato da parte di numerose imprese, in particolare da parte di quelle che producono rifiuti speciali; uniformare le tariffe su tutti i comuni del comprensorio cesenate; inserire le somme recuperate dalla evasione nei piani finanziari del servizio (e non nelle spese correnti del bilancio comunale), al fine di diminuire il costo a carico di tutti gli utenti”. Inoltre si ritiene che ci sia scarso “equilibrio dei costi fra settore domestico e produttivo, che appare troppo svantaggiato”. Ed ancora. “Inserimento nella stessa categoria per attività similari come bar e circoli o ristoranti e agriturismi; velocizzare le procedure per arrivare alla pubblicazione del bando di gara per lo svolgimento del servizio attualmente in capo ad Hera sulla base di una proroga, ritenendo la concorrenzialità uno degli elementi che potranno portare a ridurre i costi; impegno per giungere alla “tariffa puntuale”, vale a dire il pagamento sulla base dei rifiuti effettivamente prodotti”.

Altri punti toccano la semplificazione amministrativa, la fusione di enti e l'Unione dei Comuni. Qui 
Confesercenti condivide le scelte tese a fare sistema nel territorio romagnolo (sanità, trasporti ed altre materie) poiché “possono conseguirne benefici economici e soprattutto di valorizzazione delle nostre peculiarità. Va evidenziato come talvolta le geometrie siano variabili, basta pensare alle Camere di Commercio (Forlì-Cesena aggregata con Rimini e Ravenna aggregata con Ferrara) o a Destinazione Romagna (comprendente le Province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini). Pur in questo quadro poco chiaro, apprezziamo l’ipotesi di costituzione della Provincia Romagna (Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini). La dimensione romagnola, dentro alla Regione Emilia-Romagna, appare quella migliore per condividere politiche di pianificazione territoriale di grande rilevanza a partire dalle infrastrutture ed evitare inutili e costose sovrapposizioni. Nell’ottica della Provincia Romagna (più di 1 milione di abitanti ed oltre 100.000 imprese), invitiamo a valutare la possibilità di accorpare le due Unioni dei Comuni presenti nel cesenate, in modo da avere maggiore autorevolezza e peso politico nel rappresentare le istanze del nostro territorio”.

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