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Confesercenti lancia l'allarme: "L'industria del turismo è alla disperata ricerca di personale"

"La pandemia ha fatto allontanare dal settore turismo numerosi addetti, le molteplici limitazioni e la grande instabilità che il settore ha patito negli ultimi 2 anni ha causato perdite importanti e difficilmente colmabili nel breve periodo"

"La pandemia ha fatto allontanare dal settore turismo numerosi addetti, le molteplici limitazioni e la grande instabilità che il settore ha patito negli ultimi 2 anni ha causato perdite importanti e difficilmente colmabili nel breve periodo. In un momento in cui il settore turismo avrebbe necessità di serrare le fila per recuperare il tempo perso a causa della pandemia il problema personale continua a limitare e rallentare la ripresa". A lanciare l'allarme è Confesercenti Cesenate attraverso il presidente FIEPET Alessandro Votta.

"Già da maggio la FIEPET, Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici lanciava l’allarme poiché dai dati risultavano mancare circa 150mila lavoratori ed in particolare si sottolineava come circa 120mila professionisti a tempo indeterminato impiegati nel settore turismo avessero preferito cambiare lavoro nel corso del 2020. Gli operatori del settore devono affrontare un problema di dispersione di professionalità infatti –come sottolineato dal Presidente FIEPET Alessandro Votta -  dopo le chiusure quasi totali degli ultimi 2 anni, nonostante gli aiuti di stato, molte famiglie si sono trovate in difficoltà e la paura di una continuazione della crisi del turismo ha portato molti a decidere di cambiare lavoro".

"Oltre a questo anche tutto il comparto legato alla formazione ha subito un netto rallentamento, problema che non vedrà ripercussioni nell’immediato ma sicuramente comporterà maggiori difficoltà per il futuro. Conclude il Presidente Votta, le nostre attività puntano sulla crescita qualitativa della propria offerta. A questa crescita dovrebbe corrispondere un’adeguata professionalità del personale impiegato nei servizi. Ma tale personale è sempre più difficile da reperire. Questo significa che uno dei punti di forza della ripresa economica, il turismo, potrebbe conoscere una battuta d’arresto proprio per mancanza del personale.  Va detto però che le imprese possono comunque contare, dati alla mano, su almeno un 40%-50% di personale esperto e fidelizzato che contribuisce al buon funzionamento di tutto il settore. Intervenire è indispensabile e urgente, rendendo più appetibili le professioni turistiche con soluzioni idonee a superare le difficoltà che aumentano di anno in anno". 

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