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Economia

Tracciabilità rifiuti, Confesercenti Cesenate contro il Sistri: "Un sistema da cassare"

“Il Sistri – continua Spanò - in questi anni ha solo creato scompiglio e preoccupazione tra le imprese nonostante il paradosso per cui era obbligatorio pagare, con un sistema che non funzionava e non era neppure operativo"

“Il Sistri era nato come sistema di tracciabilità dei rifiuti ma anche per combattere le eco mafie che imperano nel settore dei rifiuti. Invece in breve tempo, prima ancora di diventare operativo, si è trasformato a sua volta in un esempio di malaffare. Sono state arrestate per tangenti ben 26 persone (4 in questi giorni, e di rilievo) con capi di imputazione pesanti e  commistioni inquietanti”. E' quanto dichiara Angelo Spanò, responsabile Area Ambiente della Confesercenti Cesenate.

“Il Sistri – continua Spanò - in questi anni ha solo creato scompiglio e preoccupazione tra le imprese nonostante il paradosso per cui era  obbligatorio  pagare, con un  sistema che non funzionava e non era neppure operativo. Le aziende anche della nostra provincia sono state costrette a pagare per adempimenti e procedure che non funzionano e su cui poi qualcuno speculava e lucrava”.

“Bene ha fatto la magistratura – conclude il responsabile Area Ambiente della Confesercenti Cesenate - ad intervenire e crediamo faccia bene il governo a porre finalmente fine ad un progetto che non è mai partito e che è servito unicamente ad arricchire illecitamente decine di persone e forse strutture che grazie ad incarichi e gare illecite hanno perpetrato una grande truffa ai danni delle imprese e dello Stato. È ora quindi che vada arrestato il Sistri”.

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