Confcommercio Cesena: "No ai saldi con date differenziate nelle varie Regioni"
L’adozione della stessa data di inizio dei saldi in tutte le Regioni italiane - continua Piastra - è stato un obiettivo faticosamente raggiunto negli ultimi anni"
"E' incomprensibile la decisione della Conferenza delle Regioni che permette alle singole Regioni di anticipare l’avvio dei saldi rispetto alla data già stabilita del primo agosto 2020". E' quanto mette in luce Fededermoda Confcommercio cesenate. “Siamo sconcertati dalla decisione della Conferenza delle Regioni - rimarca il direttore Confcommercio Giorgio Piastra - che due giorni fa ha stravolto il proprio operato permettendo alle singole Regioni di anticipare in ordine sparso l’avvio dei saldi, andando di fatto a sconfessare il proprio indirizzo dello scorso 7 maggio quando veniva individuata per l’avvio delle vendite di fine stagione come data unica per tutto il territorio nazionale il primo agosto. Un atto incoerente che che la nostra Federazione Moda Italia ha subito criticato".
“L’adozione della stessa data di inizio dei saldi in tutte le Regioni italiane - continua Piastra - è stato un obiettivo faticosamente raggiunto negli ultimi anni, frutto di un intenso confronto con la stessa Conferenza delle Regioni, finalizzato anche ad evitare “migrazioni” dei consumatori da un territorio all’altro. Dare la possibilità alle singole Regioni di variare la data di inizio saldi a soli 10 giorni dall’inizio precedentemente previsto, procurerà confusione ai consumatori e danno agli operatori. In ogni caso la nostra Federmoda regionale ha avuto un immediato confronto con la Regione Emilia-Romagna che in totale coerenza con la decisione precedentemente assunta, conferma l’inizio dei saldi estivi in Regione il primo sabato del mese di agosto, ovvero il primo agosto”.
"Come è noto - spiega il direttore Piastra - è stata posticipata a sabato primo agosto la data di inizio dei saldi estivi: in Emilia-Romagna slitta di un mese la stagione degli sconti, una decisione nata per andare incontro alle difficoltà che il settore commerciale sta attraversando a causa dell’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus ed alle esigenze manifestate dagli operatori commerciali nella fase di ripartenza al termine della fase di lockdown. Inoltre, per agevolare la ripartenza dei negozi dell’abbigliamento e delle calzature che sono stati soggetti a chiusura forzata fino al 18 maggio scorso, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di sospendere per il 2020 il divieto di effettuare vendite promozionali nei trenta giorni che precedono l’inizio dei saldi estivi per abbigliamento, calzature, biancheria intima, accessori, pelletteria e tessuti per abbigliamento e arredamento. Confermata invece la durata massima di sessanta giorni per le vendite di fine stagione che partiranno da agosto".