rotate-mobile
Economia

Confcommercio: "Sì ai bar senza slot, ma l'adesivo non basta"

"I pericoli esistono anche nel nostro territorio e la Fipe Confcommercio cesenate da tempo è in prima linea, direttamente sul fronte, pertanto Comune di Cesena e Sert, che chiedono alla categoria di collaborare, con noi sfondano una porta aperta"

"I pericoli esistono anche nel nostro territorio e la Fipe Confcommercio cesenate da tempo è in prima linea, direttamente sul fronte, pertanto Comune di Cesena e Sert, che chiedono alla categoria di collaborare, con noi sfondano una porta aperta. La Fipe Confcommercio a questo proposito rimarca che in totale autonomia molti baristi ed esercenti hanno deciso di eliminare le slot-machine anche del tutto, oppure di ridurre i giochi d'azzardo per un imperativo prima di tutto morale: è inaccettabile e insopportabile che i propri clienti sperperino danaro quelle in macchinette".

"Giova anche sottolineare che non sono stati baristi e pubblici esercenti a legalizzare le macchinette con jackpot molto alti, e sempre più seducenti specie per i soggetti più indifesi e a promuoverne una pubblicità spudorata".

"Adesso che è scoppiato il bubbone si tenta di correre ai ripari, quando i buoi sono già scappati e sarebbe veramente intollerabile, anzi ridicolo, che adesso si facesse cadere la repsonsabilità sugli esercenti".

"Detto questo, ci preme un'altra considerazione: i pubblici esercizi rinnovano la loro disponibilità alla più piena collaborazione sul versante del contrasto alla ludopatia, che ribadiamo essere già in atto, e sono dispsoti a collaborare a progetti di formazione in  collaborazione con gli enti pubblici, ma è giusto che in cambio ottengano un riconoscimento, che non può limitarsi solo al bollino "slot free" - pur importante sotto il profilo simbolico - anche perchè ci sono quegli operatori che intendono mantenere la dotazione di giochi, pur nell'ottica di un'attenzione al disagio dei giocatori, e quindi vanno incentivati a collaborare. Occorre quindi che il Comune riconosca in modo tangibile e concreto l'impegno di coloro tra gli esercenti che sono disponibili a metterci la faccia, a spendersi in questa giusta battaglia supportando il servizio sociale pubblico".

"Anche perchè spesso - non dimentichiamolo - sono proprio gli esercenti che purtroppo rischiano sulla propria pelle i cambiamenti di umore del cliente (già succede quando il barista invita chi usa la slot machine a farlo con ponderatezza, nei caso in cui la dipendenza si manifesta subito visibile) nonchè altri fenomeni come l'inasprimento della microcriminalità".

"Ecco allora la nostra richiesta: è importante mettere in campo fondi publbici che prevedano il supporto di bar e pubblici esercizi oppure sgravi nelle tasse e nei tributi locali. In questo modo si può chiudere il cerchio di una lotta senza quartiere alla ludopatia".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Confcommercio: "Sì ai bar senza slot, ma l'adesivo non basta"

CesenaToday è in caricamento