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Confartigianato traccia una 'road map' per rendere Cesena "Comune a burocrazia zero"

"Cesena a burocrazia zero". È la richiesta del comitato comunale di Confartigianato cesenate

"Cesena a burocrazia zero". È la richiesta del comitato comunale di Confartigianato cesenate. “La burocrazia inutile – rimarcano il presidente Pietro Manuzzi e il vicesegretario Giampiero Placuzzi - è un costo e un ostacolo al fare impresa. Anche il Comune può e deve avere un ruolo nel processo di semplificazione, se non altro perché anch’esso, seppure in modo limitato, è produttore di norme e regolamenti. Vorremmo che il Comune di Cesena si dichiarasse “Comune a burocrazia zero” operando concretamente, ogni giorno in questo senso. Le nostre proposte prevedono innanzitutto la formazione di un gruppo di lavoro, con tecnici comunali e tecnici indicati dalle associazioni e ordini professionali con il compito di individuare, tutte le ulteriori possibili semplificazioni procedurali al Regolamento edilizia (Cesena in parte lo ha fatto), da proporre per la loro adozione agli organi decisionali comunali, anche in vista del nuovo strumento urbanistico. Utile sarebbe anche la realizzazione da parte del Comune di un portale Internet dedicato, capace di offrire in modo diretto ed aggiornato tutte le indicazioni di tipo tecnico e normativo e tutti i supporti necessari alla predisposizione di un progetto”.

“Chiediamo inoltre la costituzione di un gruppo di lavoro - proseguono Manuzzi e Placuzzi  - che individui tutte le possibili semplificazioni procedurali ai regolamenti di occupazione di suolo pubblico, insegne e commercio di vicinato, e una sorta di Small business act comunale, che consiste in due tipi di impegni da parte del Comune: ogni delibera e regolamento comunale deve essere vagliato prima della sua adozione, verificando l’impatto che esso potrà avere sulle piccole imprese in termini di carico burocratico e di oneri diretti e indiretti (ciò che non è avvenuto, per esempio, in occasione della  delibera in materia di "diffida amministrativa"). Una volta all’anno il consiglio comunale dovrebbe dedicare una seduta all’esame della situazione delle piccole imprese e alle eventuali azioni di supporto".

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