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Confartigianato: "Sulle bollette elettriche piccole imprese discriminate, sono le più care d'Europa"

“Il gap si mantiene costante da anni - denuncia il Gruppo di Presidenza (Stefano Ruffilli, Daniela Pedduzza e Marcello Grassi) - dal 2008 al 2020 il maggiore costo dell’elettricità pagato dalle piccole italiane rispetto all’Ue si attesta su una media del 25,5%"

"La bolletta elettrica delle piccole imprese italiane? La  più cara d’Europa. Gli artigiani e i piccoli imprenditori che consumano fino a 20 Mwh, categoria molto diffusa anche nel Cesenate,  (l’87,8% dei punti di prelievo del mercato elettrico non domestico) pagano il prezzo più alto dell’elettricità nell’Ue, superiore del 18,1% rispetto alla media dei loro colleghi dei Paesi dell’Eurozona". A mettere in luce la contraddizione è Confartigianato Cesena.

“Il gap si mantiene costante da anni - denuncia il Gruppo di Presidenza (Stefano Ruffilli, Daniela Pedduzza e Marcello Grassi) - dal 2008 al 2020 il maggiore costo dell’elettricità pagato dalle piccole italiane rispetto all’Ue si attesta su una media del 25,5%. Un rapporto di Confartigianato che analizza squilibri e distorsioni nel mercato energetico a danno della competitività dei piccoli imprenditori. Il caro-energia riguarda più in generale la fascia di consumi fino a 500 MWh che comprende tutte le micro e piccole imprese italiane (pari al 99,4% dei punti di prelievo e al 40,4% dei consumi elettrici non domestici) e vede l’Italia al secondo posto in Europa, dopo la Germania, per il prezzo più alto dell’elettricità. A gonfiare il prezzo sono soprattutto gli oneri fiscali e parafiscali che, per la fascia di consumi fino a 20MWh, sono maggiori del 36,2% rispetto a quelli applicati nella media dei Paesi dell’Eurozona. Le piccole imprese in bassa tensione, a fronte di una quota di consumi energetici del 24,5%, sono costrette a pagare il 33,2% della componente degli oneri generali di sistema nella bolletta elettrica. Mentre per le grandi aziende energivore con il 14,7% dei consumi la quota degli oneri generali di sistema scende al 9,2%".

“Il mercato dell’energia – prosegue il Gruppo di Presidenza Confartigianato - anche in Italia è stato liberalizzato e chiunque può accedervi ritagliandosi  opportunità di risparmio. In questa direzione il nostro  Cenpi (Confartigianato Energia per le imprese) fornisce un servizio mirato alle imprese e alle famiglie, operando come gruppo d’acquisto e individuando i fornitori migliori, per ottenere i prezzi e le condizioni più convenienti. Un’offerta trasparente e su misura delle esigenze di imprese e famiglie”. “A monte, tuttavia, bisogna districare i nodi strutturali – sottolinea il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena – a partire dalla contraddizione denunciata, in base alla quale ai piccoli imprenditori si applica l’assurdo meccanismo: meno consumi, più paghi.  Il Decreto Sostegno bis ha avviato una riduzione degli oneri generali di sistema nelle bollette delle piccole imprese. Attendiamo di vederne gli effetti per far calare il costo dell’energia che compromette la competitività delle nostre aziende e ostacola gli sforzi per agganciare la ripresa”.

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