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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Confartigianato: "Nuovi registri e nuova burocrazia per gli installatori di impianti"

Installatori di impianti e autoriparatori cesenati nelle grinfie di una burocrazia che recepisce restrittivamente normative europee. Un regolamento che disciplina il trattamento dei gas fluorurati a effetto serra li costringe a una lunga trafila

Installatori di impianti e autoriparatori cesenati nelle grinfie di una burocrazia che recepisce restrittivamente normative europee, secondo un cliché che Confartigianato contesta da anni. Un regolamento che disciplina il trattamento dei gas fluorurati a effetto serra li costringe a una trafila di adempimenti per poter operare su pompe di calore, gruppi frigoriferi, condizionatori d' aria, lavatrici industriali, climatizzatori in abitazioni e su auto).

Lamenta una nota della Contartigianato: "Ancora una volta il Ministero dell'Ambiente ha recepito in maniera inutilmente restrittiva e complessa le indicazioni di un regolamento europeo del 2006. Risultato: un aggravio di oneri e di pastoie burocratiche per le imprese. Per poter lavorare, infatti, gli imprenditori devono iscriversi al Registro nazionale dei gas fluorurati al fine di ottenere il certificato che li abilita ad operare sugli impianti. Certificato che si consegue soltanto presentando un complicato Piano di Qualità conforme alla norma tecnica, da rinnovare ogni anno. Inoltre, gli imprenditori devono presentare, ogni anno, al Ministero dell' Ambiente una dichiarazione con informazioni sulle emissioni in atmosfera di gas fluorurati relativi all'anno precedente".

"L' obbligo imposto in Italia di presentare il Piano Qualità - sottolinea Gabriele Savoia, responsabile di categoria Confartigianato - é un caso unico nell'Unione europea'.Agli imprenditori la certificazione, rilasciata da appositi Organismi di certificazione, costa dai 2000 ai 3000 euro e ogni anno deve essere rinnovata con un altro onere che oscilla tra 500 e 800 euro, pena la minaccia di sanzioni in caso di mancati adempimenti".

“Ma si può intervenire per correggere quanto imposto grazie al nuovo regolamento europeo sui gas fluorurati a effetto serra che è entrato in vigore dal primo gennaio. ' Si tratta - sottolinea il gruppo di presidenza Confartigianato formato da Stefano Ruffilli, Alessandro Naldi, Ivano Scarpellini e Lorena Fantozzi - di riscrivere norme 'a misura d'Europa', perché, una volta tanto, l'Ue non ci chiede l' assurda e costosa burocrazia che non serve alle imprese, non garantisce migliori interventi, non riduce le emissioni di F-gas, ma serve a fare cassa alle spalle degli imprenditori".

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