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Confartigianato: "Materie prime e manodopera da reperire, cresce la criticità per le piccole imprese"

"Il rallentamento del commercio internazionale e la frenata senza precedenti dell’economia cinese rallentano le vendite del made in Italy" mette in luce il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena

Anche un'impresa manifatturiera su quattro è in difficoltà per il reperimento delle materie prime, in linea con il dato nazionale a cui si accompagna la crescente difficoltà a reperire da parte delle imprese territoriali manodopera specializzata. Tra la recessione causata dalla pandemia, la successiva ripresa e gli effetti del guerra in Ucraina, persistono pesanti criticità per il sistema delle imprese. Emerge dall'elaborazione dell'Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca Mondiale, Bce, Eurostat, Istat e Unioncamere.

"Il rallentamento del commercio internazionale e la frenata senza precedenti dell’economia cinese rallentano le vendite del made in Italy- mette in luce il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena (Stefano Ruffilli, Daniela Pedduzza e Marcelllo Grassi)-. Sono deragliati i costi dell’energia, spinti dall’escalation del prezzo del gas, generando una maggiore pressione sui costi delle imprese italiane rispetto ai competitor europei, alla quale contribuisce una tassazione dell’energia superiore del 51,1% alla media dell’Ue a 27. Le strozzature delle filiere globali determinano scarsità di materie prime, allungamento dei tempi di consegna e aumento dei costi della logistica; le tensioni si accentuano nei settori dei macchinari, delle apparecchiature elettriche e dell’elettronica dove vi è una maggiore dipendenza dai semiconduttori, comparto colpito da una grave crisi di offerta mondiale. Ostacoli all’attività derivano dalla scarsità di manodopera, con il 49,8% delle assunzioni di operai specializzati previste ad agosto 2022 risultano di difficile reperimento, dieci punti in più del 39,8% di un anno prima".

"I dati sono impietosi nel delineare incertezze e criticità - prosegue il Gruppo di Presidenza -:  47,9% elettricità prodotta con il gas in Italia, 15,1% Germania, 5,7% Francia; +330,2% dei prezzi all'ingrosso di energia elettrica in Italia a luglio rispetto un anno prima; +27% dei prezzi delle commodities no energy a giugno 2022; -2,0% Made in Italy in Cina nei primi 6 mesi del 2022. Lo scenario è drammatico, in più le imprese manifatturiere sono ostacolate da scarsità materie prime. La situazione è resa ancora più complessa dalla difficoltà di reperimento di operai specializzati. Servono risposte urgenti e articolate per sostenere il comparto produttivo delle piccole imprese, il 98% di quelle territoriali".

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