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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Imprese montane, Confartigianato: "Tante parole, pochi fatti: serve una svolta"

"Le montagne italiane - viene sottolineato dall'associazione -. custodiscono la qualità manifatturiera made in Italy e, se adeguatamente valorizzate, rappresentano un territorio strategico per la competitività dell’artigianato"

"C'è tanto da fare anche nel territorio della montagna cesenate e romagnolo". Il Gruppo di presidenza di Confartigianato Federimpresa Cesena alla Conferenza Nazionale Montagna 2020 chiede "progetti di investimento di rilievo per continuare a garantire un'economia locale competitiva ed efficiente, nel rispetto della sostenibilità ambientale e delle preziose risorse naturali, dando corpo a un progetto partecipato di rilancio dei territori montani che abbia valenza economica, sociale ed ambientale e che sia orientato ad una sempre maggiore valorizzazione ed integrazione delle aree collinari e montane".

"Le montagne italiane - viene sottolineato dall'associazione -. custodiscono la qualità manifatturiera made in Italy e, se adeguatamente valorizzate, rappresentano un territorio strategico per la competitività dell’artigianato e delle Pmi, pertanto è necessario un piano nazionale, che preveda anche l'utilizzo dei Fondi europei 2014-2020, per interventi finalizzati a sostenere le attività produttive e a colmare i gap infrastrutturali che comprimono le potenzialità economiche dei territori montani”.

"Nonostante tante parole, i fatti scarseggiano ancora e la montagna non è adeguatamente valorizzata e sostenuta, come dimostra il fatto che l'ultima legge seria sulla montagna risale al 1994", evidenzia Confartigianato, secondo la quale "bisogna considerare il territorio come un tutt’uno, ha più volte ragionato su una royalty perequativa sull'acqua che la montagna fornisce a tutta la pianura e ha sostenuto che le ripartizioni dei costi sui rifiuti non debbono essere fatte solo in base al numero di abitanti di un territorio ma anche considerando la vastità del territorio stesso".

"Il problema più serio per le imprese è la carenza di servizi per competere, senza i quali  la montagna è destinata a soccombere e spopolarsi demograficamente ed imprenditorialmente con conseguenze letali per tutto il sistema territoriale - conclude l'associazione di categoria -. Nei Comuni montani occorre realizzare infrastrutture materiali e immateriali con tempi e modalità certe insieme alla introduzione di una politica equa, con risorse delle entrate locali destinate alle popolazioni montane a compensazione dei vantaggi che l'area collinare consente ai cittadini della pianura. Politiche che chiamano in causa gli amministratori a tutti i livelli e gli attori istituzionali ed economici".

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