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Economia

Confartigianato Cesena: "Salario minimo? Non va regolamentato per legge"

"Quello che invece dovrebbe essere fatto è dare valore legale ai minimi contrattuali stabiliti dai contratti collettivi sottoscritti dai soggetti comparativamente più rappresentativi"

Tiene banco la questione del salario minimo, problematica sulla quale si è espressa anche Rete Imprese Italia. Confartigianato Cesena, la cui Confederazione nazionale di Rete Imprese Italia fa parte, ribadisce la propria posizione in merito: "Non si deve regolamentare per legge il salario minimo, poiché la contrattazione collettiva garantisce già condizioni e strumenti idonei per sostenere i redditi e individuare modalità per migliorare la produttività. Quello che occorre evitare – mette in luce il gruppo di presidenza – è la proliferazione di ‘contratti pirata’, sottoscritti da organizzazioni prive di rappresentatività, i quali generano dumping salariale e provocano l’applicazione di trattamenti economici non congrui rispetto a quelli dei contratti collettivi stipulati da chi realmente rappresenta il mondo delle imprese e del lavoro. Quello che invece dovrebbe essere fatto è dare valore legale ai minimi contrattuali stabiliti dai contratti collettivi sottoscritti dai soggetti comparativamente più rappresentativi e, insieme, rendere più incisiva la vigilanza degli organi ispettivi. Quel che è certo, ribadiamo, è che la fissazione ex lege del salario sminuirebbe il ruolo svolto dalla contrattazione collettiva per la individuazione di trattamenti economici congrui e coerenti andando a colpire anche tutele collettive e sistemi di welfare integrativi”.

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