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Confartigianato: "Burocrazia e pubbliche amministrazioni, basta chiedere alle imprese dati già in possesso"

"L’Italia – rimarca il Gruppo di Presidenza Confartigianato cesenate (Stefano Ruffilli, Daniela Pedduzza e Marcello Grassi) - è al 23° posto tra i 27 Paesi dell’Unione europea per l’eccesso di complicazioni amministrative"

La riforma della Pubblica amministrazione e l’azzeramento delle complessità burocratiche a carico delle imprese sono condizione fondamentale per il rilancio dello sviluppo del nostro Paese. Lo rimarca Confartigianato Cesena.

"L’Italia – rimarca il Gruppo di Presidenza Confartigianato cesenate (Stefano Ruffilli, Daniela Pedduzza e Marcello Grassi) - è al 23° posto tra i 27 Paesi dell’Unione europea per l’eccesso di complicazioni amministrative e al 58° posto tra 190 Paesi nel mondo per la facilità di fare impresa. Per realizzare un appalto in Italia servono 7 mesi in più rispetto alla media europea, a causa dei numerosi passaggi burocratici che incidono per il 54,3% sui tempi complessivi per completare le opere. Anche l’utilizzo del superbonus 110% è frenato dalla burocrazia: il 52% delle imprese segnala ritardi nell’inizio delle attività a causa di problemi burocratici e il 42,5% lamenta le mancate risposte di uffici comunali e pubbliche amministrazioni".

"Per uscire dalla crisi - aggiunge il  Gruppo di Presidenza - e utilizzare al meglio la straordinaria opportunità offerta dal Recovery Plan, Confartigianato ritiene indispensabile imprimere una svolta nelle politiche di semplificazione secondo tre direttrici: digitalizzazione estesa del rapporto tra pubblica amministrazione e imprese, soprattutto attraverso il dialogo tra le banche dati pubbliche; standardizzazione dei procedimenti e della modulistica;  riduzione del numero di enti pubblici coinvolti nel medesimo procedimento. In questo modo si creeranno le condizioni per applicare finalmente il principio dell’’once only’, in base al quale le pubbliche amministrazioni non possono chiedere all’impresa i dati già in loro possesso. Inoltre, secondo Confartigianato, l’impresa deve poter contare su norme chiare, senza doversi assumere la responsabilità di interpretazioni incerte, rischiando di essere sanzionata a seguito di controlli da parte di soggetti diversi, non coordinati, o che interpretano in maniera differente la medesima normativa".

"Confartigianato, in definitiva - conclude il Gruppo di presidenza cesenate -  chiede che il rapporto con la pubblica amministrazione si semplifichi con una sola istanza, una sola piattaforma informatica, una sola risposta ed un solo controllo. Fondamentale il monitoraggio delle semplificazioni già introdotte, ed evitare l’emanazione continua di nuove norme che modificano le precedenti, complicando ulteriormente la vita delle imprese".

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