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Concessioni per gli ambulanti, vertice con Gozi. Andreoli (Fiva) soddisfatto

Al vertice sono intervenuti anche il presidente nazionale Fiva Errico ed i parlamentari nazionali ed europei, fra cui Marco De Maio e Damiano Zoffoli.

“Superare la Bolkenstein, rafforzare l’intesa”. E il tema del convegno che si è tenuto lunedì a Cervia  promosso dalla Fiva Confcommercio, la federazione italiana venditori ambulanti e aree pubbliche presieduta in Emilia Romagna dal cesenate Alverio Andreoli, presidente anche della Fiva di Cesena. Al vertice sono intervenuti anche il presidente nazionale Fiva Errico ed i parlamentari nazionali ed europei, fra cui Marco De Maio e Damiano Zoffoli.

Le conclusioni sono state tratte da Sandro Gozi, sottosegretario alle Politiche europee. L’incontro si è inserito nell’ambito di un progetto di informazione e sensibilizzazione sulle tematiche del rinnovo delle concessioni su aree pubbliche, patrocinato dalla Fiva nazionale. Si è parlato della applicazione delle norme per la riassegnazione delle concessioni del commercio su area pubblica, per arrivare preparati all’appuntamento 2017. "Fiva sta proponendo in tutta la Regione un percorso di confronto con gli operatori sul territorio regionale, in collaborazione con i vari livelli del sistema Fiva per accompagnare la categoria in questa delicata fase di passaggio, e al tempo stesso coinvolgere nel confronto gli enti locali per definire meglio i contesti operativi", afferma Andreoli.

Nell’incontro è stato coinvolto direttamente il Governo con cui stiamo ragionando su come superare la Bolkenstein premendo in ambito europeo. La presenza del sottosegretario Sandro Gozi, che ha chiuso l’incontro, è stata già di per se stessa molto significativa sul livello del dibattito. "La Bolkestein - dice il presidente Andreoli - è già in parte in vigore, ma da luglio 2017 dispiegherà pienamente i suoi effetti: il lasso di tempo che separa da quella data va utilizzato per trovare soluzioni normative e regolamentari che diano certezza delle regole, soprattutto in merito al nodo più spinoso, ovvero il rinnovo delle concessioni di posteggio e il relativo modus operandi. La Bolkenstein fa infatti venire meno il meccanismo di rinnovo automatico delle autorizzazioni. I “diritti acquisiti” di tanti operatori sarebbero rimessi in discussione con effetti che rischiano di essere dirompenti”.

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