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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

La foto del commercio in città: 3 su 4 hanno fatturati sempre più in calo

Quali sono le priorità per ripartire? Gli associati di Confesercenti mettono al primo posto gli interventi di stimolo ai consumi , in secondo luogo chiedono di far diminuire il costo del personale

Le imprese del commercio di Cesena continuano a risentire pesantemente della crisi. Il 74,5% di essere dichiara infatti di riportare fatturati in calo, rispetto al 63,4% del 2013. Insomma, seppure in misura diversa, la contrazione dei consumi colpisce nel portafoglio ben 3 attività su 4. E' uno dei dati emersi nel corso della tavola rotonda che si è tenuta giovedì a Cesena, presso la Confesecenti, che ha diffuso i dati, poco confortanti, rispetto all'andamento dei consumi in città.

Secondo la stessa indagine Confesercenti, le condizioni delle proprie imprese, a detta degli stessi titolari, è rimasta invariata nel 65,5% dei casi ed è addirittura peggiorata nel 28% delle risposte. E purtroppo in pochi scommettono su una ripresa: quasi la metà vede ancora nero, dal momento che stima che il 2014 non sarà diverso dal 2013 per quanto concerne i consumi (lo sostiene il 55,5% degli intervistati contro il 34,5% di coloro che ritengono che nei prossimi mesi la situazione potrà migliorare).

L'indagine di Confesercenti mette in luce che, nonostante le difficoltà, i negozianti cesenati manterranno stabile l'occupazione (quasi l'80% dei casi), ma allarma il dato che il 16% di chi ha risposto al questionario stia pensando di ridurre i lavoratori nelle proprie disponibilità. Le banche sono ormai un interlocutore frequente di chi ha un'attività in proprio: il 65,5% si è rivolto in banca per chiedere soldi nel corso dell'ultimo anno. Di questi, ben il 72% lo ha fatto per ottenere maggiore liquidità in passaggi difficili della vita aziendale, mentre solo il 24% ha bussato in banca per fare investimenti. Il rapporto col mondo del credito è altresì difficile per il 65% degli intervistati, mentre un altro 32% vede un rapporto stazionario e non migliorativo.

Quali sono le priorità per ripartire? Gli associati di Confesercenti mettono al primo posto gli interventi di stimolo ai consumi (30,5%), in secondo luogo chiedono di far diminuire il costo del personale (29,5%). In seconda battuta, con percentuali tra l'10,5% e il 13% arrivano le richieste di abbassare la tassazione locale, liberare le imprese dalla burocrazia e migliorare l'accessibilità al credito bancario.

La ricerca effettuata dal Centro studi della Confesercenti Cesenate, su un campione di 200 imprese del territorio di riferimento, scaturisce dall’esigenza di monitorare l’andamento dell’economia cesenate ed in particolare valutare lo stato della situazione del comparto del commercio. La ricerca realizzata mediante interviste ai titolari di imprese commerciali, ha inteso analizzare lo stato dell’economia cesenate. Le 200 imprese suddivise per categoria rappresentano un campione del commercio cesenate e sono individuati utilizzando criteri omogenei sia per merceologia, sia per zona e sia per ampiezza.. La rilevazione è stata effettuata tramite un sondaggio telefonico nei giorni tra il 18 e il 22 Luglio 2014.

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