rotate-mobile
Economia

La fragola perde ettari nel cesenate: innovazione e qualità per il rilancio

L’incontro è proseguito con Claudia Sbrighi (Astra) che ha presentato i risultati di una prova biennale la quale ha messo a confronto diversi prodotti fungicidi da impiegare sia in coltura biologica che convenzionale

Nel cesenate la coltura della fragola ha perso ettari e produttori, ma si può ancora recuperare puntando sull’innovazione e su frutti di alta qualità. E’ questo uno dei messaggi scaturiti nei giorni scorsi durante un convegno sulla fragola organizzato dal Mercato Ortofrutticolo. “La fragola per tanti anni - spiega Domenico Scarpellini, amministratore delegato del For - ha rappresentato una fonte di reddito per gli agricoltori locali. Poi, per una serie di concause, la coltura è stata tralasciata. Al Mercato di Cesena abbiamo, per fortuna, ancora diversi agricoltori che consegnano le proprie produzioni e,  grazie a convegni come quello organizzato, puntiamo a incrementare sia la qualità della coltivazione, sia il numero dei produttori”.

Tantissimi i partecipanti, fra cui alcuni di altre zone della Romagna e taluni anche dal ferrarese. Daniele Missere del Crpv ha introdotto l’incontro “Innovazioni tecniche e difesa per rilanciare la fragola” e ha sottolineato che le innovazioni sulla tecnica colturale e la difesa fitosanitaria possono contribuire a rilanciarla. Gianluca Baruzzi (CRA-FRF) ha affermato come oggi sia possibile ottenere produzioni di fragola in ogni mese dell’anno, partendo da fine dicembre con le produzioni siciliane, fino ad arrivare a quelle autunnali del Veronese, e passando per le fragole prodotte in maggio in Romagna e poi per quelle più tardive delle aree montane e pedemontane del Piemonte e del Trentino Alto Adige. Sul piano tecnico, sempre Baruzzi ha evidenziato i vantaggi che si possono ottenere coltivando piantine di fragola a “cima radicata” in alternativa a quelle “frigo conservate".

L’incontro è proseguito con Claudia Sbrighi (Astra) che ha presentato i risultati di una prova biennale la quale ha messo a confronto diversi prodotti fungicidi da impiegare sia in coltura biologica che convenzionale. “Il Mercato Ortofrutticolo – conclude Scarpellini - promuoverà ulteriori incontri nell’ottica di uno spirito di servizio ai produttori essendo sempre pronti ad accettare eventuali consigli per ulteriori ed interessanti iniziative su temi di attualità produttive”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La fragola perde ettari nel cesenate: innovazione e qualità per il rilancio

CesenaToday è in caricamento