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Cna nuovi organi per le imprese di "benessere e sanità": "Ancora lotta all'abusivismo"

Del Benessere fanno parte i settori dell'acconciatura e dell'estetica, le palestre ed i centri benessere. Nella Sanità troviamo le imprese che operano nel campo dell'odontoiatria, della medicina fisica e riabilitativa

Si è svolta martedì, presso la sede CNA di Cesena, l’assemblea elettiva del comparto CNA Benessere e Sanità, l’Unione di mestiere che associa a livello provinciale oltre 660 imprese.  Un appuntamento importante in quanto, oltre ad avere rappresentato il momento per il rinnovo degli organismi dirigenti del settore, è stato anche occasione per riassumere le principali attività svolte dall’ultimo rinnovo (2013) e per anticipare alcuni temi fondamentali per il lavoro dei prossimi mesi.

L’unione CNA Benessere e Sanità rappresenta e tutela aziende artigiane, piccole medie imprese ed attività libero professionali che offrono servizi alla persona. Del Benessere fanno parte i settori dell'acconciatura e dell'estetica, le palestre ed i centri benessere. Nella Sanità troviamo le imprese che operano nel campo dell’odontoiatria, della medicina fisica e riabilitativa, dell'ortopedia e dei prodotti di consumo; troviamo inoltre ambulatori e poliambulatori, con operatori professionali che svolgono l’attività in modo autonomo, sia verso l’utenza privata che in convenzione con il Servizio sanitario nazionale. Vi sono molto ben rappresentate le attività di acconciatura ed estetica, ma sono in continuo incremento anche quelle tecnico-sanitarie.

E’ stato eletto presidente di CNA Benessere e Sanità Forlì-Cesena Massimo Castellucci, Legale rappresentante del Centro Dentistico Romagnolo, che guida una presidenza composta da Giancarlo Boccali, Roberta Fattori, Hula Garavelli, Elisa Soldati, Morena Valbonetti, Massimo Vasumi, Elisa Galbucci e Fabrizio Roberti. “Il settore, nonostante il debole incremento dei consumi privati – afferma il nuovo presidente – attraversa ancora una fase di incertezza, determinata dalla perdurante congiuntura negativa che costringe la maggior parte delle famiglie a contenere le spese ritenute di non stretta necessità. A complicare ulteriormente il quadro, registriamo ancora perduranti fenomeni di abusivismo e di concorrenza sleale, nonostante la campagna “Vittima di un abusivo” messa in atto nel recente passato, che ha avuto il grande merito di denunciare pubblicamente il fenomeno distorsivo e di attuare un’importante collaborazione con la Guardia di Finanza”.

“Siamo ancora convinti – prosegue il presidente - della validità di questa iniziativa e continueremo nella diffusione di una cultura della legalità e della normalizzazione del mercato, anche perché quando si parla di sanità, dobbiamo rendere evidenti all’utenza i rischi che si corrono nell’indirizzarsi verso figure professionalmente non qualificate e, quantomeno, discutibili sotto il profilo etico. Vogliamo rendere ancora più evidente il nostro impegno e per questo verificheremo la praticabilità per stringere accordi formalizzati con tutti gli stakeholder, con i quali collaborare per specifici progetti”.

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