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Cna: "Bene il progetto di fattibilità su future fusioni di Comuni"

Le aggregazioni territoriali saranno il banco di prova per le amministrazioni locali, e per la CNA è bene partire da uno studio di fattibilità

Le aggregazioni territoriali saranno il banco di prova per le amministrazioni locali, e per la CNA è bene partire da uno studio di fattibilità. Spiega in una nota Sandro Siboni, presidente CNA Cesena Val Savio: “La Presidenza CNA Cesena Val Savio esprime un giudizio positivo sulla partecipazione dei Comuni della Valle del Savio al bando regionale per finanziare lo studio di fattibilità su future fusioni fra gli Enti interessati. Si tratta di un primissimo passo che apre una fase di valutazione su vantaggi e criticità dell’operazione, ma è il giusto approccio che Amministratori attenti ai bisogni dei propri cittadini dovrebbero tenere”.

“Occorre un’analisi svincolata da preconcetti campanilistici, che parta dalla constatazione che solo dall’aggregazione dei Comuni più piccoli può derivare la possibilità di fornire una maggiore qualità dei servizi e una risposta più efficace ai bisogni dei cittadini. Aggregarsi non significa necessariamente perdere o rinunciare alla propria identità territoriale, storia o eccellenze. Aggregarsi, significa avere maggiori risorse da mettere in gioco e la capacità di contare di più a tutela delle esigenze del proprio territorio”.

“Come imprenditori, riscontriamo ogni giorno le difficoltà delle Amministrazioni a fornire risposte e soluzioni .Le risorse sono sempre meno e destinare qualcosa ad un settore produttivo, equivale a privarne un altro. In questa situazione, diventa impossibile avere una visione di medio/lungo periodo e si interviene solo in base alla gravità del problema. Questo accade tutti i giorni, indipendentemente dal “colore” dell’Amministrazione interessata. Quindi, o informiamo chiaramente i cittadini e gli imprenditori che si sopravvive in un clima di emergenza, mettendo toppe ad una coperta logora e difendiamo questa posizione sulla base di miope visioni di cosa significa fare gli interessi di una comunità, oppure la politica si assume la responsabilità di fare scelte coraggiose e coerenti con la tutela dei cittadini e la soddisfazione dei loro bisogni, valutando i percorsi per mettere a disposizione risorse economiche ed umane necessarie”.

“I bisogni di chi vive e lavora sul nostro territorio sono facilmente individuabili : sostegno a tutela e promozione del lavoro, una progettualità territoriale condivisa, la possibilità di realizzarsi come persone e come cittadini . Non è possibile che per raggiungere questi obiettivi minimi si affermi un principio e il suo contrario. Come imprenditori associati a CNA, lo abbiamo affermato in occasioni diverse, crediamo che il futuro vada nella direzione delle aggregazioni territoriali, unico strumento in grado di proporre forme di gestione amministrative più efficaci e performanti, rispettando le peculiarità dei singoli territori. Non si può giungere a questo risultato se non attraverso un percorso di condivisione con la popolazione che, sui medesimi territori, vive e lavora. E’ necessaria un’opera d’informazione franca e indipendente che parta dagli obiettivi primari e che analizzi gli strumenti possibili per soddisfarli. In caso contrario, tutta l’operazione rischierebbe di apparire come una decisione calata dall’alto. Il fatto che tutti gli Amministratori, indipendentemente dall’indirizzo politico, abbiano deciso di analizzare i meccanismi di un’ipotetica fusione, è per CNA un segnale che va nella giusta direzione. Un segnale coraggioso che apprezziamo e sosteniamo”.

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