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Chi sale e chi scende, ma in provincia si respira aria di fiducia: "Le nuove idee diventano impresa sfidando il futuro"

Le cancellazioni restano ancora mediamente inferiori del 22% rispetto al periodo pre pandemia (media 2017-2019)

Crescono le imprese nella provincia di Forlì-Cesena. A trainare l'impatto positivo le imprese attive nel settore delle costruzioni, nel turismo e nelle attività immobiliari. Stabile il settore del commercio e del manifatturiero, mentre si registra un segno meno nel segmento agricoltura e trasporti. E' quanto emerge dalla fotografia scattata da Infocamere-Movimprese elaborati dalla Camera di commercio della Romagna ed aggiornata al 31 dicembre 2021. 

Sono 41.855 le imprese registrate, delle quali 36.516 attive. L’imprenditorialità in provincia è particolarmente diffusa: 93 imprese attive ogni 1.000 abitanti (90 imprese a livello regionale e 87 a livello nazionale). Nel corso del 2021 sono state registrate 2.062 iscrizioni e 1.892 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo positivo di 170 unità (nel 2020 fu pari a -290). Il tasso di crescita annuale delle imprese registrate risulta pertanto pari a +0,4%, inferiore al dato regionale (+0,8%) e nazionale (+1,4%).

"I dati sulla natalità delle imprese nel 2021 confermano una ripresa delle iscrizioni di nuove imprese, un dato molto importante e incoraggiante - commenta Roberto Albonetti, Segretario generale della Camera di commercio della Romagna -. Le cancellazioni restano ancora mediamente inferiori del 22% rispetto al periodo pre pandemia (media 2017-2019); inoltre, le 3.664 cessazioni di attività rilevate tra gennaio e dicembre 2020 costituiscono il valore più basso degli ultimi 10 anni. È un segnale confortante in termini di riduzione della mortalità - il tasso di mortalità delle imprese del territorio Romagna è il più contenuto se confrontato con l'analogo regionale e nazionale - e grande merito va alla capacità di tenuta degli imprenditori romagnoli".

"Il miglioramento del clima di fiducia, specialmente nei mesi centrali dell'anno, ha influenzato positivamente il saldo finale del 2021 - argomenta ancora Albonetti -. I saldi tra iscrizioni e cessazioni, infatti, sono stati positivamente consistenti nel secondo e nel terzo trimestre del 2021. Aumenta l'intensità imprenditoriale (numerosità delle imprese attive) anche nel confronto con il 20019 (periodo pre pandemia): i dati riportano un completo recupero della numerosità delle imprese attive del territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini). Occorre, a tutti i livelli, alimentare questo clima di fiducia, le imprese esistenti resistono e le nuove idee diventano impresa sfidando il futuro, probabilmente la stessa idea di lavoro sta cambiando, nel mondo delle nuove tecnologie la vera sfida è sulle idee, sulla capacità di creare nuove idee".

Il focus

Nel confronto con il medesimo periodo del 2020, si riscontra un incremento delle imprese attive dello 0,5%, analogamente al dato regionale (+0,7%) e migliore del trend nazionale (+0,3%). La dinamica delle imprese attive non presenta particolari difformità a livello sub provinciale e nelle principali aggregazioni territoriali: comprensorio di Forlì (+0,4%), Comune di Forlì (+0,5%); comprensorio di Cesena (+0,5%), Comune di Cesena (+0,5%); Comuni marittimi (+0,8%, comprende Cesenatico, Gatteo, San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone, pari al 18,3% delle imprese attive in provincia), territori delle Vallate (-0,1%, pari al 18,7% del totale), Area del Basso Rubicone (+0,5%, pari al 14,0% delle imprese provinciali).

Riguardo ai principali settori economici si ritrovano, nell’ordine, il Commercio (21,5% sul totale) con una flessione dell’1,1% delle imprese attive rispetto al 2020; Agricoltura (incidenza 17,1%, -1,5% la dinamica); le Costruzioni (incidenza del 15,5%, +2,2% la dinamica tendenziale) e il Manifatturiero (incidenza pari al 9,4%, -0,5%); le Attività di alloggio e ristorazione (7,6% del totale), in recupero dell’1,4%. In crescita le Attività immobiliari (+3,1%), che costituiscono il 6,6% del totale delle imprese attive.

Si conferma in flessione (-1,6%) anche per il 2021 la dinamica imprenditoriale dei settore “Altre attività di servizio” (incidenza del 4,8% sul totale) e le imprese del settore “Trasporto e magazzinaggio” (3,4% l’incidenza, -2,0% la variazione), mentre le “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,7%) e i servizi di supporto alle imprese (incidenza 2,7%) crescono rispettivamente del 3,6% e del 4,2% sui 12 mesi precedenti. Crescono anche le Attività finanziarie e assicurative (+4,1%) che presentano una incidenza del 2,1%, il comparto dell’ICT (+5,9%, 1,9% l’incidenza) e gli altri Servizi alla persona (sanità e assistenza, attività ricreative e sportive) (+3,3% la dinamica, 2,6% l’incidenza).

Per quanto riguarda la natura giuridica, sono maggioritarie le imprese individuali (57,0% sul totale), stabili rispetto al 2020; seguono le società di persone (20,8% l’incidenza), in flessione dell’1,5%. Le società di capitale (19,5% del totale delle imprese attive) risultano, invece, in aumento (+4,0%), un trend avviato da diversi trimestri e che trova riscontro anche negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna +4,2%, Italia +3,6%). Al 31 dicembre le localizzazioni registrate (sedi e unità locali) sono 50.948 delle quali 45.312 attive (+1,0% rispetto al 31 dicembre 2020).

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