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Economia

Check up delle imprese commerciali: sos liquidità

La Confcommercio sta svolgendo da due mesi un servizio di check up aziendale sullo stato finanziario delle imprese con analisi dei relativi progetti di accesso al credito

Esigenza numero uno delle imprese commerciali, turistiche e dei servizi: liquidità e pieno accesso al credito bancario per far fronte alla gestione aziendale, in primo luogo, anche se non manca chi, pur in questa fase di crisi persistente, investe in nuovi progetti di ampliamemto e qualificazione aziendale.

"La Confcommercio sta svolgendo da due mesi un servizio di check up aziendale sullo stato finanziario delle imprese con analisi dei relativi progetti di accesso al credito e il dato che emerge è appunto questa esigenza forte di liquidità.  Il leit motiv che sta emergendo dalle verifiche delle situazioni
finanziarie delle imprese cesenati nostre associate - dicono  il direttore Giorgio Piastra e il  vicedirettore Alberto Pesci - è che anche le imprese
commerciali, turistiche e  del terziario cesenati stanno scontando una situazione di seria difficoltà sul versante della disponibilità della liquidità: lo scenario economico e finanziario  negli ultimi tre anni è fortemente mutato, in un quadro di nuove regole che ha condizionato e modificato i termini della storica relazione tra banca e impresa".

 "L'accesso al credito - proseguono  direttore e vicedirettore Confcommercio - è mai come ora una priorità assoluta. Non poche imprese, purtroppo,
boccheggiano, dalla Valsavio attraverso l'entroterra fino alla Riviera. Confcommercio e Confidi per le imprese sonoal fianco degli imprenditori in questa complesso passaggio, per certi versi epocale  Per le imprese la possibilità di ottenere le necessarie linee di finanziamento costituisce una condizione fondamentale per garantirsi una solida permanenza sul mercato e una serie prospettiva di sviluppo futuro. Per questo Confcommercio ha istituito questo servizio innovativo di check up fiannziario per l'acceso al credito erogato da  Confcommercio e Confidi i cui esperti sono a disposizione degli associati presso gli uffici della sede o nella sede aziendale per prevenire eventuali criticità".

"Confcommercio ha storicamente rapporti con tutti gli istituti di credito che operano sul territorio - dicono il direttore Piastra e il vicedirettore Pesci - e questo valore aggiunto favorirà l'intervento di check up finanziario finalizzato all'accesso agevolato al credito e la ricerca della soluzione migliore per ciascun imprenditore. La garanzia di Confidi, dal canto suo,  può raggiungere il 50% dell'importo delle singole linee di creito richieste dagli stessi imprenditori. In questi mesi qualche nuova liena di credito è stata aperta, ma l'impegno da perseguire congiuntamente alle banche è quello di ampiarle. Per questo Confcommercio ha presentato un protocollo salvacreditoagli istituti di credito e agli enti istituzionali fra cui la Camera di Commercio con proposte concrete per sostenere le imprese sul mercato e quelle in fase di start up".

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