Tassa di soggiorno, Pli: "La goccia che fa traboccare il vaso"
"La presa di posizione degli albergatori cesenati ci conforta nelle nostre scelte, - scrivono dal Pli - i liberali sono gli unici contro l'applicazione della tassa di soggiorno"
"La presa di posizione degli albergatori cesenati ci conforta nelle nostre scelte, - scrivono dal Pli - essendo i liberali l’unico partito finora espressosi chiaramente contro l’applicazione della tassa di soggiorno. Consideriamo infatti questa imposizione inutilmente penalizzante per il nostro turismo, già in difficoltà per concorrenze sempre più agguerrite e per l'aumentare dei costi di gestione, ed un ennesimo balzello sulle attività produttive del nostro territorio".
"La tassa - aggiungono - si aggiungerebbe infatti ad una strategia che ha visto moltiplicarsi tutte le imposte a carico delle attività produttive, commerciali e artigianali, in un crescendo assolutamente inaccettabile. Dall’applicazione dell’aliquota massima IMU sulle attività produttive, alla moltiplicazione della tassa di occupazione suolo pubblico, a mille antri balzelli più o meno espliciti. La tassa di soggiorno sarebbe la classica goccia che fa traboccare il vaso".
"In un momento di crisi - concludono - l’amministrazione locale dovrebbe preoccuparsi di salvaguardare chi lavora e dà lavoro sul proprio territorio, un lavoro senza il quale le tasse sono inutili. Chiediamo quindi all’amministrazione di Paolo Lucchi una inversione di tendenza immediata, già dal prossimo bilancio di previsione".