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Scoprire Cesena fuori le mura: ecco la guida alle botteghe storiche

La Confesercenti Cesenate attraverso le parole del presidente della sede di Cesena Vanni Zanfini e del direttore comprensoriale Graziano Gozi, ha precisato che lo studio è stato complesso

Martedì sera è stata presentata la seconda guida alle botteghe storiche, questa volta dedicata a quelle fuori le mura di Cesena. Realizzata dalla Confesercenti Cesenate con il contributo della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, del Comune di Cesena, della Banca di Cesena e della Cooperativa Creditcomm, all’interno della pubblicazione sono censite ventotto attività commerciali anche ambulanti, presentate con fotografie attuali ed altre che illustrano gli stessi negozi cinquanta ed oltre anni fa.

Alla serata, che si è svolta nella sala convegni della Banca di Cesena, hanno partecipato il sindaco Paolo Lucchi, l’assessore alle attività produttive Matteo Marchi, il presidente della Camera di Commercio Alberto Zambianchi, il presidente della Banca di Cesena Valter Baraghini e il presidente della Creditcomm Giampiero Fabbri che nei loro interventi hanno insistito sull’importanza delle botteghe storiche ed hanno riconosciuto nella guida uno strumento prezioso per valorizzarle. A tutti i presenti è stata consegnata la pubblicazione che permette di entrare meglio in sintonia con le tradizioni della nostra realtà. La guida è disponibile nella sede della Confesercenti, in Via 4 novembre 145, a Cesena.

La Confesercenti Cesenate attraverso le parole del presidente della sede di Cesena Vanni Zanfini e del direttore comprensoriale Graziano Gozi, ha precisato che lo studio è stato complesso poiché non sono disponibili archivi di facile consultazione per accedere all’anno di apertura delle attività, pertanto alcuni esercizi possono essere sfuggiti alla ricerca. La piacevole serata, condotta da Maria Luisa Pieri, responsabile area sindacale della Confesercenti Cesenate, è stata un omaggio a queste attività che in tanti anni hanno saputo lavorare e rinnovarsi senza perdere la propria identità. Tante le curiosità raccontate in diretta e contenute all’interno del volume, talvolta sconosciute a gran parte dei cittadini. In conclusione dell’incontro la Confesercenti ha affermato che la fantasia imprenditoriale che ha distinto quelle imprese deve continuare ad affermarsi ed essere protagonista per avere una città che riesce a confermare la sua esclusività anche grazie alla particolarità ed unicità dell’offerta commerciale che è in grado di offrire.

Ecco l’elenco, con l’anno di apertura, delle attività censite: Amadori Floride Merceria, abbigliamento (1958), Alimentari Gazzoni (1950 circa), Barberini s.n.c. commercio autoveicoli (1930 circa), Brandolini Paolo, ambulante (1956), Buratti Massimo, ambulante (1952), Caccia, pesca, sport Primo Tosi (1966), Edicola Maria Rovito (metà 1961a), Fantini Gabriele, ambulante (194), Fantini Loris ambulante (1949), Fantini Sanzio materiale elettrico (1960 circa), Fil-Mec sas Ingrosso filati e merceria (1899), F.lli Terranova srl specialità gastronomiche, (1920), Fusconi Ricambi snc (1953) Gioielleria Buratti (1966), Giovannini Paola ambulante (1949), Hotel Casali (1957), Hotel Savio (anni ’50), Macelleria Zani Maurizio (1951), Melucci frutta e verdura (1958) Mirri s.n.c. distributore carburanti (1960 circa), Osteria dell’ Eremo (1962) Panificio pasticceria Franchini (1932), Puccio abbigliamento (1956), Raggi Andrea ambulante (1954), Ristorante Cerina (1965), ristorante Pitto (1943/44), Romeo Turci alimentari tabacchi (1925), Salone sauna Barriera (1957).

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