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Centro storico e decoro, bar e ristoranti: "I dehors non si discutono, il nuovo abaco non richieda costi esagerati e non tolga lavoro"

Un tema che tiene banco in questi giorni e preoccupa bar e ristoranti del centro di Cesena. "I pubblici esercizi chiedono che le norme del nuovo abaco riguardante i dehors siano sostenibili" affermano Malossi e Lucchi

Contemperare le esigenze di dare decoro al centro storico e quelle della sostenibilità economica dei pubblici esercizi in una fase di estrema complessità caratterizzata da tre anni di crisi a causa delle emergenza di pandemia e caro-costi. E' quanto chiedono in sostanza Angelo Malossi e Vincenzo Lucchi, presidenti di Fipe Confcommercio cesenate baristi e ristoratori, a proposito del nuovo abaco con le regole per i dehors dei pubblici esercizi in centro storico.

Un tema che tiene banco in questi giorni e preoccupa bar e ristoranti del centro di Cesena. "I pubblici esercizi chiedono che le norme del nuovo abaco riguardante i dehors siano sostenibili - affermano Malossi e Lucchi - e non ledano il diritto al lavoro dei pubblici esercizi. Gli interventi di miglioria richiesta debbono essere richiesti con buon senso ed equilibrio tenendo conto della situazione economica di straordinaria complessità non mettendo le imprese di fronte ad ulteriori aggravi economici. L'auspicio di Fipe Confcommercio è che i Comuni, e cioè la politica, sappiano prima di tutto recepire e quindi  rappresentare e sostenere esigenze e ragioni dei pubblici esercizi nel confronto con la Sovrintendenza alle Belle Arti trovando un punto d'incontro tra le rispettive esigenze"

"C'è ancora tempo - rimarcano i presidenti Fipe baristi e ristoratori cesenati - per una necessaria mediazione contemperatrice in questi mesi prima dell'entrata in vigore dell'abaco, intervento che Fipe richiede ed auspica. Gli imprenditori dei pubblici esercizi debbono poter continuare a lavorare contando sui dehors all'esterno dei locali che vengono incontro alle esigenze dei clienti e di una città ospitale. Le migliorie e gli interventi di uniformazione alle nuove norme non debbono quindi richiedere  costi esagerati né debbono limitare il lavoro di bar e ristoranti. La prima sostenibilità è sempre quella che riguarda il lavoro delle persone".  

Il nuovo abaco

Dal prossimo anno entreranno in vigore le nuove regole Abaco di Occupazione Suolo Pubblico nei centri storici dei Comuni dell’Unione Valle del savio. Alcuni Comuni come Cesena hanno attivato con le Associazioni di categoria del Commercio e dell’Artigianato, un confronto inerente il nuovo scenario che mira ad una uniformità degli arredi e delle dotazioni esterne, dei pubblici esercizi richiedenti le concessioni. In particolare dal primo gennaio 2023 le concessioni su suolo pubblico, dovranno essere coerenti con la nuova regolamentazione definita con la Sovrintendenza dei Beni Artistici e Culturali. E' probabile che alcune attività di pubblico esercizio, dovranno operare investimenti importanti per rendere coerenti gli arredi (tavoli, sedie, paratie, coperture, dehor) con le specifiche regole previste dalla nuova regolamentazione, finalizzate ad ottenere le nuove concessioni di utilizzo del suolo pubblico della durata di 5 anni. Le regole mirano ad una riqualificazione del centro storico, ed in particolare andranno ad abolire le pedane, non i dehor, dei pubblici esercizi, per armonizzare queste proiezioni dei locali con il contesto urbanistico.

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