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Economia

Centro storico, Confcommercio alza la voce: "Va reso più accessibile"

Corrado Augusto Patrignani, presidente di Confcommercio cesenate fa il punto: "Senza accessibilità i negozi chiudono e il commercio muore"

“Ad alcuni commercianti cesenati che mi chiedevano come sta funzionando la cabina di regia istituita tra amministrazione comunale e organizzazioni di categoria per la governance del centro storico, questa era la mission quando a gennaio venne formalizzata la sua nascita, ho risposto che sta ancora lavorando a basso regime, facendo anche un atto di autocritica poiché Confcommercio ne è parte integrante”. Corrado Augusto Patrignani, presidente di  Confcommercio cesenate fa il punto.

“Emanuela Drudi, coordinatrice di Zona A, ha detto giustamente qualche giorno fa che per fare decollare quella cabina di regia bisogna riconoscerne funzioni e campo di operatività – continua il presidente dei commercianti -  Dirò allora perché Confcommercio dette la sua disponibilità a lavorare congiuntamente in una logica di squadra, sapendo che in questo modo si guadagnava in coesione ed efficacia a costo di rinunciare a qualcosa della propria unicità, dovendo necessariamente mediare, condividere, accettare compromessi. Dicemmo sì alla cabina di regia perchè l'idea di una governance condivisa delle politiche del centro storico ci sembrava un salto di qualità importante. Ovvio che la cabina non può limitarsi a confrontarsi sugli eventi da promuovere del centro: già lo fanno bene Zona A e gli ottimi consorzi di commercianti in sede fissa e su area pubblica. E comunque sarebbe grottesco che i responsabili delle associazioni e l'assessore si radunassero per creare un palinsesto di intrattenimento o decidere dove collocare gli stand”.

“Governance sia, allora. Naturale che le scelte politiche le fa l'amministrazione comunale, ma altrettanto naturale, se c'è governance e si crea una cabina di regia evidenziando che si tratta di un progetto pilota in Italia, è che i soggetti i quali fanno parte della cabina di regia mettano a disposizione il loro know how, le loro competenze, i suggerimenti e le proposte per influire sulle scelte, prima che esse vengano adottate. C'è una piazza da riqualificare, un'altra da pedonalizzare, un senso unico da modificare in centro storico, un sistema di televigilanza antirapine da installare o meno, un'iniziativa da lanciare? Bene, se ne parla nella cabina di regia. Ci si confronta, si ha il laico coraggio di cambiare idea se un'altra è più convincente. Si media, ci si viene incontro, poi si decide: questa è la governance collegiale. O no? Detto questo, - continua Patrignani - la Confcommercio crede in questa cabina se essa vorrà assolverà i compiti per i quali è stata istituita, e quindi continuerà ad impegnarsi, portando il suo contributo e rimarcando in particolare che una delle funzioni prevalenti del centro storico è quella commerciale. Da sempre. Un centro senza il commercio, bene che vada, è un museo da visitare non uno spazio da vivere. Per valorizzare questa peculiarità commerciale e per incrementare l'appeal del centro, la mission della cabina, bisogna allora fare tutto il possibile per incrementarne l'accessibilità. Altri luoghi commerciali fuori dal centro, ma molto vicini, sono massimamente accessibili. Il centro molto, molto meno. Ma senza accessibilità i negozi chiudono e il commercio muore: gli oltre cento locali sfitti in centro lo evidenziano. A Cesena serve un centro da andarci, detto a mo' di slogan. Perché se il commercio muore, muore anche il centro. La piena accessibilità del centro - con quel che ne consegue - è dunque materia basilare e sostanziale per l'azione della cabina di regia, se vogliamo che il film venga bene”, conclude Patrignani.
 

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