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Economia

Cassa integrazione in calo, ma i disoccupati non diminuiscono

Per quanto riguarda la provincia di Forli'-Cesena Novembre 2011 rispetto ad Ottobre 2011 segna un calo significativo della cassa integrazione del 46,4%

Dall’inizio della crisi sono 3 miliardi le ore di cassa integrazione richieste dalle imprese nel nostro paese. Una tempesta che si è abbattuta sul nostro sistema economico senza salvare alcun settore, alcun territorio. Sono state utilizzate tutte e tre le tipologie di cassa integrazione con una prevalenza della cassa Ordinaria e Straordinaria, ma anche con significative richieste in gran parte dalle piccole aziende industriali e da aziende dei servizi, della cassa in deroga per oltre ¼ delle ore autorizzate ( circa 800 milioni di ore ).

Il 2010 ha fatto la parte del leone assorbendo il 40% delle ore dall’inizio della crisi, ed il 2011 pesa per circa il 30%. Si conferma, come ormai evidente, che la crisi picchia duro e che il prossimo futuro, dal punto di vista del lavoro rischia di essere drammatico. Il mese di Novembre 2011, conferma una tendenza ormai consolidatasi per tutto l’anno, segnalando una leggera crescita sul mese precedente ( + 0,1% ) e certificando che  80 milioni di ore sono la dose necessaria al sistema delle imprese per evitare licenziamenti utilizzando proprio lo strumento principale tra gli ammortizzatori sociali : la Cassa Integrazione.

Per quanto riguarda la provincia di Forli’-Cesena Novembre 2011 rispetto ad Ottobre 2011 segna un calo significativo della cassa integrazione del 46,4%, mentre rispetto allo stesso mese del 2010 il calo è addirittura del 70%. Purtroppo i disoccupati non hanno seguito il trend della Cassa Integrazione ed oramai dai 22.000 di fine 2008 siamo arrivati ai 30.000 di fine novembre 2011.

Dice in una nota la Uil locale di Forlì: “Cosa succedera’  nel 2012 se come sembra questo trend nazionale strutturale della cassa integrazione continuera’ e le politiche di sviluppo non daranno i frutti sperati? Oramai stiamo entrando nel 5° anno di crisi e purtroppo non si vedono significativi segnali di ripresa, il paese è allo stremo le amministrazioni ci stanno prospettando bilanci per il 2012 lacrime e sangue, i consumi sono in picchiata,le banche hanno chiuso tutti i rubinetti e le aziende oltre alla difficolta’ produttiva devono fare fronte alle difficolta’ di liquidita’. la Uil di Forli’ e’ preoccupata per questa situazione drammatica, ma è convinta che sia il paese sia il nostro territorio ce la potranno fare a superare questi difficilissimi momenti, e spera che il 2012 possa essere l’anno di svolta che tutti stiamo aspettando. Ma solo con il concorso di tutti e con i sacrifici di tutti questo paese potra’ rialzare la testa e ridare un futuro di speranza alle giovani generazioni. La UIL di Forli’ è pronta a fare la sua parte”.

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