Si scrive acqua si legge oro blu. Non si ingrosserà il portafoglio del cittadino, ma le casette dell'acqua sono un indiscutibile successo. E, dati alla mano, sembra che anche l'ambiente ottenga la sua fetta. Nel complesso, il risparmio annuo che Hera/Adriaticacque ha stimato a discapito dell'acquisto di bottiglie da un litro e mezzo in pet è di oltre 62mila euro. In 92 giorni, da primo maggio al 31 luglio, dagli erogatori di via IV novembre e via Moretti a Case Finali sono zampillati 339.695 litri di acqua pari a 6794 chili di bottiglie in plastica non immesse nell'ambiente.

Negli ultimi tre mesi, la casetta dell'acqua di via IV novembre ha erogato poco meno di 200mila litri totali con una media di 2.166 litri giornalieri. Va per la maggiore l'acqua liscia (131mila litri) rispetto quella gasata a quota 68mila. Ma veniamo al risparmio per le tasche e al minore impatto ambientale. Sono calcolate in 132.836 le bottiglie in plastica da un litro e mezzo che non sono state usate e quindi gettate dopo l'uso per un risparmio annuo, rispetto l'acquisto di acqua minerale in pet, di 36.446 euro.

La seconda, quella di via Moretti zona Case Finali, ha erogato 140.441 litri dal primo maggio al 31luglio con una media giornaliera di 1527 litri. La liscia è zampillata per 94.375 litri, la gassata per la metà. Stimato in 25.785 euro il risparmio totale annuo per le famiglie che non hanno così comprato 93627 bottiglie d'acqua pari a – secondo il report Hera/Adriaticacque – in 2.809 chili di Pet. Sono 5.618 i litri di petrolio non utilizzati per la produzione di Pet che sarebbe stato caricato su 6 tir riforniti con 1.685 liti di carburante.