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Economia

Cambiano le politiche del commercio: "La Romagna soffre, ma ci sono grandi potenziali"

Presentati i dati dell'Osservatorio Economico, relativi ai primi mesi del 2018, elaborati dall'Ufficio Statistica e Studi della Camera di commercio della Romagna

Presentati dall'Osservatorio Economico della Camera di Commercio della Romagna i dati commerciali ed industriali del primo quadrimestre del corrente anno relativi alla provincia di Forlì - Cesena. Traspare, da una lettura attenta della grande mole di dati statistici analizzati, la sostanziale tenuta economica del tessuto produttivo, unita ad una crescita interessante di alcuni settori, mentre altri come agricoltura, edilizia, commercio al dettaglio e trasporto segnalano dati in negativi anche se, per i primi due, qualche segnale positivo fa capolino però ancora molto piccolo per parlare di ripresa. In aumento le esportazioni e la crescita industriale, mentre diminuisce la cassa integrazione.

Complessivamente le previsioni attestano una crescita del valore aggiunto pari all'1,6 per cento, mentre in Italia si viaggia su +1,5 per cento . Il tessuto imprenditoriale al 31 maggio di quest'anno è costituito da 37.059 imprese attive, stabili (-0,6%) rispetto all'analogo periodo del 2017, che realizzano una imprenditorialità diffusa  di novantaquattro imprese su mille abitanti rispetto alle ottantacinque  su scala nazionale e novantuno in ambito regionale. I settori  maggiormente significativi in diminuzione sono: commercio, agricoltura, costruzioni, manifatturiero; in aumento invece i servizi di alloggio e ristorazione, le attività e  i servizi professionali e tenici e i servizi alle imprese. Un dato oltremodo significativo che rende particolarmente prova della sinergia realizzata tra mondo imprenditoriale, università e mondo giovanile sono le Start Up  Innovative che sono sessantuno con un più 8,9 per cento rispetto all'analogo periodo dello scorso anno. Buoni risultati risultano nella provincia di Forlì – Cesena legati all'export che segna un +2,4% rispetto allo scorso anno, in particolare grazie a Germania (+6,0%) e Regno unito (+16,6%) mentre calano i flussi commerciali verso l'Asia Orientale (-4,9%) e l'America settentrionale (-7,3%). Note non propriamente positive sul fronte del credito bancario dove i prestiti alle imprese segnano un -1,4 per cento rispetto all'analogo periodo dello scorso anno, anche se in leggero rallentamento però con una maggiore flessione verso le piccole imprese (-3,5%), risultando però in aumento i prestiti alle famiglie (+2,7%). Qualche nota positiva si  riscontra nel mondo del lavoro dipendente con un +0,4 per cento di posizioni lavorative e un saldo occupazionale di +533 unità, mentre si realizzano buone performance in agricoltura  (+436) e nel commercio e turismo (+500).

Da un'indagine Excelsior queste sono le figure professionali di più difficile reperimento in provincia: tecnici amministrativi, finanziari e di gestione della produzione (59,2% dei casi), progettisti, ingegneri e professioni assimilate (56,7%), operai metalmeccanici ed elettromeccanici (52,9%), operatori della cura estetica (44,1%), tecnici informatici, ingegneristici e della produzione (41,8%). Per il periodo  da giugno ad agosto si prevedono maggiori assunzioni per: cuochi, camerieri ed altre professioni dei servizi turistici (34,3% dei casi), commessi ed altro personale qualificato nel commercio (9,2%), personale non qualificato nei servizi di pulizia e alle persone (7,7%), operai specializzati e conduttori di impianti nell'industria alimentare (5,4%), conduttori di mezzi di trasporto (4,5%).

“Quella che stiamo vivendo - sottolinea Fabrizio Moretti, presidente della Camera di Commercio della Romagna di Forlì – Cesena e Rimini - non è una crisi, ma un profondo cambiamento delle politiche del commercio internazionale e di quello tradizionale locale. Questi mutamenti sono in essere e sono profondamente influenzati dalle politiche portate avanti dalle nazioni più forti del mondo. Noi come sistema Italia e nella fattispecie come sistema Romagna soffriamo, ma abbiamo dentro noi grandi potenziali che se sostenuti da una governance nazionale possono farci emergere. Certo non è facile in una realtà estremamente mutevole”. “Se qualche mese fa si manifestava qualche spiraglio – ha continuato il sindaco di Cesena Paolo Lucchi – oggi vediamo alcuni di questi chiudersi. Mi preme sottolineare il buon andamento del turismo e le Start Up Innovatrici che nel nostro territorio, che rappresenta il venticinque per cento del complesso provinciale, ben il quaranta per cento sono iniziate  ed hanno sede nel nostro comune”.

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