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Economia San Mauro Pascoli

Calzaturiero, l'azienda 'reagisce' al Covid con numeri in crescita ed un bonus di 1100 euro in busta paga

Un premio di produzione medio di 1.100 euro per ogni dipendente. Questa la gradita sorpresa che lo scorso giugno gli 80 lavoratori di Grey Mer, azienda di San Mauro Pascoli

Un premio di produzione medio di 1.100 euro per ogni dipendente. Questa la gradita sorpresa che lo scorso giugno gli 80 lavoratori di Grey Mer, azienda di San Mauro Pascoli specializzata nel settore delle calzature, delle borse e degli accessori di lusso, hanno trovato in busta paga. In un anno, il 2020, caratterizzato della pandemia e dalla crisi profonda che ha messo in ginocchio l'intera filiera del calzaturiero in Italia e all'estero, un'impresa virtuosa reagisce alle nuove sfide registrando numeri in costante crescita.

"È questo il frutto di un piano di riorganizzazione aziendale - spiega l'azienda - compiuta in questi anni e dell'accordo aziendale sottoscritto nel dicembre del 2019 grazie all’assistenza dello Studio Piscaglia, attivo nel campo della consulenza del lavoro, già promotore del progetto del 'Distretto della felicità' all'interno del distretto calzaturiero di San Mauro e del Basso Rubicone, il quale ha centrato con successo l'obiettivo di generare nuove condizioni di attrattività per conciliare i tempi di vita e di lavoro. Una formula vincente, che ha ispirato le nuove modalità operative e gestionali introdotte, dopo un confronto con le organizzazioni sindacali, in Grey Mer. Un'operazione che, a distanza di un anno, può dirsi conclusa con successo". 

L'azienda di San Mauro è stata fondata nel 1980 da Gilberto Alessandri, a cui poi si è aggiunto Luciano Alessandri e oggi vede alla guida la figlia Perla, in qualità di amministratore delegato. “Da anni – spiega quest'ultima – siamo presenti sul mercato del luxury con i nostri brand e con produzione per conto terzi, incluse alcune collaborazioni con colossi mondiali della moda. Quest'ultimo fattore unitamente al processo organizzativo messo in atto negli ultimi anni ci ha permesso da una parte di differenziare notevolmente il nostro portafoglio clienti e dall’altra di ottenere il monitoraggio e la gestione degli eventi in tempo reale per resistere all'impatto devastante legato all'emergenza Covid. Naturalmente anche noi abbiamo usufruito, come altri, degli ammortizzatori messi in campo dal Governo, per equilibrare la capacità produttiva esistente alle esigenze del portafoglio chiaramente meno capiente rispetto agli esercizi precedenti. Ad ogni modo, a proposito di gestione, voglio sottolineare che la società ha lavorato negli anni e specialmente nell’ultimo recente periodo spostando l’attenzione sull’organizzazione, formazione, innovazione di processo e controllo della gestione dotandosi di risorse e strumenti moderni. Tutto ciò ci ha permesso di ottimizzare i processi e di limitare le dispersioni di energie e risorse, tanto che alla fine è stato possibile chiudere il 2020 con un incremento dell'indice di profitto pari circa al 20 per cento. Un risultato straordinario, conseguito in una fase di crisi globale e di stagnazione del segmento calzature”. 

Tutto ciò è stato però accompagnato da una nuova modalità di intendere il lavoro con i propri dipendenti. “L'accordo sottoscritto nel 2019 – spiega Luca Piscaglia, titolare dell'omonimo Studio – era imperniato sul concetto di flessibilità e su un coinvolgimento più diretto del personale nelle dinamiche aziendali. Sono stati rimodulati gli orari lavorativi per permettere ai lavoratori di meglio conciliare i tempi di lavoro con le necessità delle famiglie, specialmente quelle con figli, che hanno potuto godere anche di congedi e permessi speciali. Quindi vari tipi di interventi finalizzati a garantire la felicità del dipendente e la sua crescita nel contesto aziendale. Tra i punti focali vi è stata poi l'introduzione di un premio di risultato mediamente attestatosi sui 1.100 euro, connesso al raggiungimento di determinati standard qualitativi del prodotto e quindi alla riduzione dei 'resi'”. Ma non finisce qui. “Un'ulteriore premialità pari al 10% del bonus è stata destinata ad uno speciale fondo solidaristico che servirà a sostenere i lavoratori in eventuali situazioni di crisi o a fronteggiare problematiche di tipo economico – aggiunge Perla Alessandri –. Tale fondo solidaristico viene gestito direttamente dai lavoratori che avranno il compito di decidere a quale situazione di crisi familiare destinare questi fondi: malattie, interventi, sostegno agli studi e altro. Quest’anno sono stati accantonati già oltre 8.500 euro che verranno portati nel nuovo anno, perché fortunatamente quest’anno non ci sono state situazioni di bisogno di nessuno dei nostri collaboratori".

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