rotate-mobile
Economia

Bilancio comunale, Confcommercio: "Abbassare i tributi e ampliare gli incentivi alle imprese"

Confcommmercio "valuta positivamente che nel bilancio preventivo del Comune di Cesena  non siano stati aumentati i tributi locali, ma constata che non sono stati diminuiti"

"Vanno bene i servizi comunali a favore delle famiglie e gli interventi previsti nel bilancio preventivo 2020 nel Comune di Cesena, ma -secondo Confcommercio cesenate - occorre uno sforzo in più, un salto culturale, per affermare che la tutela delle imprese e dei posti di lavoro che esse creano è un intervento a tutti gli effetti di tutela sociale della città".

I servizi commerciali, turistici e del terziario sono in altri termini erogati dai privati, ma hanno una valenza pubblica. "Le imprese non si contrappongono ai cittadini - rimarca il presidente di Confcommercio Augusto Patrignani -: non si deve pensare che favorendo gli uni, si danneggiano gli altri, perché gli imprenditori sono cittadini anch'essi che si assumono il rischio di un'attività autonoma che si riflette positivamente nell'aumento dello sviluppo. In questo senso riteniamo che per un Comune adottare provvedimenti che facilitino gli imprenditori salvaguarda la tenuta socio-economica del territorio e si riflette a favore dell'intera comunità".

"Detto questo - prosegue il presidente Patrignani - Confcommmercio valuta positivamente che nel bilancio preventivo del Comune di Cesena  non siano stati aumentati i tributi locali, ma constata che non sono stati diminuiti come avevamo richiesto: in particolare, non si è ridotta l'aliquota massima dell'Imu sul produttivo, che in altri comuni del comprensorio è stata fissata in modo lungimirante a livelli più bassi. Ci sarebbero dunque i margini per intervenire, dunque, con una auspicata inversione di rotta".

"Allo stesso modo - prosegue il presidente Patrignani -  Confcommercio ritiene che sia importante la riproposizione degli incentivi messi a disposizione delle imprese, messa a bilancio, ma chiede  che siano estesi anche ai negozi e alle attività della periferia, con appositi interventi premianti, per evitare il rischio della desertificazione commerciale nelle tante frazioni di cui si compone il territorio comunale. Un altro concetto prima di tutto culturale da recepire e introdurre è quello di premialità non solo per le neoimprese, ma per tutte le attività esistenti, in quanto in particolare la rete distributiva del commercio al dettaglio costituisce di fatto un servizio sociale indispensabile per la città e per il mantenimento della coesione sociale. Per la mutata fisionomia della socialità urbana impoverita dallo spazio assegnato alle pratiche virtuali fra cui anche il commercio on line, a nostro avviso è diventato oggi un compito ache morale dei Comuni assumere la difesa dei negozi al dettaglio come un punto qualificante di politica non solo economica, ma anche sociale, con provvedimenti mirati e anche di natura straordinaria, presenti in parte nel bilancio preventivo 2020 del Comune di Cesena, ma che potevano essere senz'altro più estesi e coraggiosi".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bilancio comunale, Confcommercio: "Abbassare i tributi e ampliare gli incentivi alle imprese"

CesenaToday è in caricamento