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Economia

Verso il bilancio, incontro con le parti sociali

Come programmato già da tempo, venerdì mattina l'Amministrazione Comunale ha incontrato in due diverse riunioni le organizzazioni sindacali e le associazioni imprenditoriali

Entra nel vivo il confronto con le parti sociali in vista della definizione del bilancio di previsione 2012. Come programmato già da tempo, venerdì mattina l’Amministrazione Comunale ha incontrato in due diverse riunioni le organizzazioni sindacali e le associazioni imprenditoriali per discutere della manovra economica del Governo e, soprattutto, sui suoi effetti sul bilancio comunale e sul sistema dei servizi ai cittadini.  Nonostante il periodo ferragostano, quasi tutti hanno risposto all’appello, vista la rilevanza dei temi e la fase particolarmente delicata che l’intero Paese sta attraversando.

Per la Giunta erano presenti il Sindaco Paolo Lucchi, il Vicesindaco e Assessore al Bilancio Carlo Battistini, l’Assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura Elena Baredi, l’Assessore alle Politiche per il Benessere dei Cittadini Simona Benedetti e l’Assessore al Lavoro, Giovani, Imprese, Sviluppo del Territorio Matteo Marchi.
 
Al primo incontro hanno partecipato Giuliano Zignani e Maurizio Paganelli per la Uil, Antonio Amoroso per la Cisl, Silvio Zitelli per la Cgil.
 
Al secondo incontro sono intervenuti Lorenzo Biguzzi per Api, Giampiero Placuzzi per Confartigianato, Sanzio Bissoni e Marco Lucchi per Cna, Valdes Onofri per Legacoop, Pierlorenzo Rossi per Confcooperative, Maria Luisa Pieri per Confesercenti, Meris Casalboni per Confcommercio e Primo Casadei per Uilmec-Uil.
 
 
Il quadro di partenza: politiche tariffarie e gestione dei servizi nel Comune di Cesena
 In entrambi i casi il confronto è partito dal dato delle minori risorse disponibili dallo Stato (nel 2009 i trasferimenti al Comune di Cesena ammontavano a oltre 29milioni, nel 2011 era già scesa a 23 milioni e nel 2012 si prevede un’ulteriore, pesante decurtazione) e dalla necessità di rivedere le tariffe in modo da salvaguardare i servizi, preservare le fasce più deboli e al tempo stesso mantenere in ordine i conti comunali. Su questa strada l’Amministrazione si era già avviata all’inizio dell’anno, introducendo il "quoziente Cesena", con il quale si è cercato di garantire una maggiore gradualità negli scatti da uno scaglione all’altro e più equità rispetto alle condizioni economiche delle famiglie, in modo da definire importi più aderenti alle loro reali condizioni economiche. Finora il nuovo sistema ha prodotto modifiche nella determinazione delle rette per nidi e scuole d’infanzia, per la refezione e il trasporto scolastico. Contestualmente, è stato avviato uno stretto rapporto di collaborazione con la Guardia di Finanza per verifiche più capillari sulle dichiarazioni Isee presentate in Comune per accedere alle agevolazioni tariffarie. Questa iniziativa rientra nel quadro più ampio dell’impegno nella lotta all’evasione ed elusione fiscale attuato dal Comune di Cesena, che risulta essere uno dei Comuni emiliano – romagnoli più attivi in questo campo collocandosi al secondo posto, alle spalle della sola Bologna, per l’entità di maggiore imposta accertata e di somme riscosse.
 
Infine è stato fornito il quadro dei servizi per i quali il Comune già ricorre a realtà esterne nel campo della Pubblica Istruzione e dei Servizi Sociali (la refezione scolastica, l'assistenza agli alunni con deficit gravi, i servizi di trasporto speciale e accompagnamento agli alunni con handicap, i centri estivi nidi e scuole per l'infanzia, le attività estive per i minori 6-14 anni, i servizi pre e post scuola e i centri educativi pomeridiani, le convenzioni con gli 8 nidi privati accreditati - 244 posti - con il centro per bambini e genitori - 30 posti - con le 5 scuole dell'infanzia paritarie, cosi come praticamente tutti i nostri servizi alla persona, dall'assistenza domiciliare per gli anziani alla consegna dei pasti a domicilio, dal trasporto per i disabili ai centri diurni, alla gestione delle case protette alle comunità per i minori e i servizi territoriali per famiglie, anziani, stranieri, come il Centro Famiglie, il Centro Risorse e il Centro Stranieri). Sono una quarantina i soggetti esterni coinvolti nei servizi legati alla Pubblica Istruzione (senza contare le associazioni di volontariato), mentre nella gestione dei servizi alla persona sono coinvolte 13 cooperative sociali (e il loro numero sale a 20 se si considerano quelle che collaborano a vario titolo) e sono 80 le associazioni che collaborano nei vari ambiti d’intervento.
 
 
Gli esiti del confronto
“Tutti gli intervenuti hanno apprezzato . – sottolinea il Sindaco Paolo Lucchi – la trasparenza e il lavoro di sintesi che abbiamo loro proposto e hanno chiesto un ulteriore impegno per contrastare l’evasione. Comune anche la consapevolezza della difficile situazione che stiamo attraversando: già la manovra varata dal Governo nelle settimane scorse ci metteva in una condizioni critica, ma gli ultimi sviluppi, ancora in corso, rendono il quadro ancora più incerto. E di fronte a tutto ciò è ancora più importante condividere gli obiettivi prioritari e le linee da seguire per compiere le scelte necessarie a raggiungerli. Su questo punto si è registrata una sostanziale unità di veduta sia da parte delle organizzazioni sindacali sia da parte delle associazioni imprenditoriali. Di fatto sono tre i punti focali: mantenere l’attenzione sugli ultimi, continuando a mettere al centro il tema del lavoro; preservare la rete dei servizi ‘identitari’ - quelli in campo scolastico, sociale e sanitario -che con la loro qualità contraddistinguono la comunità cesenate e l’attività del Comune; infine, la volontà di non limitare la nostra progettualità rispetto al futuro, nonostante le difficoltà attuali, di continuare ad elaborare risposte adeguate alla nostra società, ai mutamenti in atto, garantendo prospettive concrete alla richiesta di nuova occupazione, soprattutto tra i giovani e di supporto all'innovazione d'impresa. Per questo dobbiamo essere pronti a saper compiere scelte nuove, anche uscendo dagli schemi. E abbiamo chiesto a sindacati e organizzazioni imprenditoriali di dare il loro apporto e la risposta è stata positiva: ci siamo lasciati con l’intesa di rivederci a settembre e in quella sede sia sindacati che associazioni di categoria si sono impegnati a presentare documenti congiunti che, partendo dai valori di fondo che abbiamo condiviso, delineino ipotesi di politiche di sviluppo che si rivolgano a Cesena, ma abbiano anche un respiro più vasto, in grado di supportare le scelte di tutti gli anti locali del nostro”.

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