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Bilanci preventivi, Confcommercio Cesena ai 15 Comuni: "Tariffa rifiuti da abbassare"

Continua ad aumentare la tassa rifiuti per cittadini e  imprese: nel 2018 è arrivata a 9,5 miliardi di euro con un incremento, dal 2010, del 76% (+4,1 miliardi di euro)

Continua ad aumentare la tassa rifiuti per cittadini e  imprese: nel 2018 è arrivata a 9,5 miliardi di euro con un incremento, dal 2010, del 76% (+4,1 miliardi di euro). Aumento generalizzato anche per la Tari pro-capite: la più elevata nel Lazio (261 euro), in Emilia Romagna è a 211, 7.

Lo rimarca Confcommercio Cesena. “ Questo è il quadro generale. In quasi tutte le categorie merceologiche - mette in luce l presidente Augusto Patrignani - si continuano ad applicare coefficienti tariffari in crescita. Tra le attività che pagano di più, ortofrutta, fiorai e pescherie; i maggiori aumenti per discoteche, ristoranti, negozi di abbigliamento, librerie. Questi i principali risultati del secondo monitoraggio dell'Osservatorio Tasse Locali di Confcommercio (www.osservatoriotasselocali.it), strumento permanente dedicato alla raccolta e all'analisi di dati e informazioni sull'intero territorio relative alla tassa rifiuti I) pagata dalle imprese del terziario. l tema dell’efficienza del servizio di gestione rifiuti, insieme alla relativa tassazione costituisce da tempo oggetto di particolare attenzione per il mondo delle imprese del cesenate. Confcommercio Cesena da anni è impegnata in un’azione di tutela delle imprese e di richiesta agli enti decisori di definire tariffe puntuali che rispecchino e rispettino l’entità dei rifiuti effettivamente erogati e smalti. Ai 15 comuni del comprensorio , in vista dei nuovi bilanci preventivi, chiediamo di diminuire i costi per le imprese.Tra i vari tributi, la tassa sulla gestione dei rifiuti è quella che ha registrato i maggiori aumenti che nell'ultimo quinquennio. Gli aumenti si sono riflessi in livelli tariffari ingiustificati e a tratti disomogenei fra territori.La nostra richiesta è quella di giungere ad una tariffa puntuale corrispettiva al reale peso dei rifiuti prodotti”.

"Un altro problema molto avvertito dalle imprese - aggiunge Patrignani - è l’attribuzione di tariffe bollette che non corrispondono rispetto ai dati delle metrature e degli altri coefficienti che determinano l’ammontare delle tariffa-. Per cercare di porre un freno a disagi e incongruenze, Confcommercio Cesenate ha dunque istituito da tempo lo sportello Tari, rendendosi disponibile con la propria struttura a realizzare su richiesta degli associati una prima verifica della superficie soggetta a tassazione, propedeutica ad una eventuale successiva operazione di revisione di superficie tassabile".

“In alcuni Comuni del cesenate - conclude Partigiani - la Tari è lievemente diminuita. A Cesena, nel 2018 è diminuita, del 2,3% rispetto al 2017, ma bisogna fare di più per avere tariffe più eque corrispondenti a quanti rifiuti le categorie producono. Per le imprese del terziario restano immutati divari di costo tra medesime categorie economiche a parità di condizioni e nella stessa provincia e territorio e occorre una profonda revisione dell'intero sistema che rispetti il principio europeo ‘chi inquina paga' e tenga conto delle specificità di determinate attività economiche”
 

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