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Economia

Autotrasporto, al via la class action contro le case costruttrici di autocarri

Lo annuncia il presidente di Cna Fita Forlì-Cesena Daniele Battistini

Cna Fita è pronta alla class action contro le case costruttrici di veicoli commerciali e industriali condannate dall’Antitrust alla sanzione più alta mai comminata nella storia dell’Unione Europea, quasi 3 miliardi di euro. Lo annuncia il presidente di Cna Fita Forlì-Cesena Daniele Battistini: “La multa è stata decisa per punire i comportamenti illeciti portati avanti dai costruttori coinvolti dal 1997 al 2011, anni in cui i vertici dei vari marchi si sono accordati su aumenti dei prezzi e tempistica per l’introduzione di tecnologie antinquinamento. Le case costruttrici coinvolte sono tutte le principali, ovvero Daf, Mercedes, Iveco, Man, Volvo e Renault Truck. Anche Scania è indagata per aver partecipato al cartello, ma il procedimento è ancora in corso. Per tali gravi motivazioni Cna Fita si è attivata tempestivamente per promuovere l’azione legale risarcitoria per tutti gli associati coinvolti”. 

In particolare la collusione individuata dalla Commissione riguardava le nuove tecnologie di riduzione delle emissioni previste dalle norme ambientali da Euro III a Euro VI, e nello specifico il coordinamento su tempistica e trasferimento ai clienti dei costi delle tecnologie di riduzione delle emissioni per rendere gli autocarri conformi alle norme in tale ambito. “Il cartello – prosegue Battistini – non era finalizzato a evitare o manipolare la conformità alle nuove norme in materia di emissioni, infatti l’inchiesta della Commissione non ha evidenziato collegamenti tra le ditte di cui trattasi e le pratiche di elusione dei sistemi antinquinamento di determinati veicoli (noti come “dispositivi di manipolazione”) che hanno riguardato alcune note case automobilistiche".

"Ma quanto riscontrato dall'Unione europeo è di una gravità senza precedenti: la multa difatti sottolinea l’importanza di un mercato concorrenziale funzionante per favorire la messa a punto e la diffusione di tecnologie a basse emissioni efficienti ed economiche, che costituisce tra l’altro uno degli elementi della strategia europea sulla mobilità a basse emissioni, di prossima pubblicazione - continua Battistini -. Le case costruttrici dovranno indennizzare i nostri imprenditori per i maggiori costi che a causa dei loro scorretti patti hanno dovuto sostenere, ancora più pesanti per le pmi e le imprese artigiane. Per questo abbiamo prontamente predisposto una azione risarcitoria collettiva, senza oneri iniziali da sostenere per i nostri associati".

I soggetti interessati possono contattare le sedi territoriali di riferimento di Cna per avere ulteriori informazioni. È ad ogni modo necessario essere in possesso della copia della documentazione comprovante l’acquisto del veicolo e/o i relativi contratti di leasing, con l’eventuale atto di riscatto e la relativa documentazione fiscale e bancaria. Inoltre l’8 ottobre dalle ore 15.30 alle 18.00, nella sala Tecnovie Via dell'Arrigoni a Cesena, è stato fissato un incontro per presentare l’iniziativa di class action a cui interverrà l’avvocato Giovanni Scoccini (Studio Legale Scoccini & Associati), introduce Daniele Battistini, presidente Cna Fita Forlì-Cesena, coordina i lavori Laura Navacchia, responsabile Servizi generali Area Cna Cesena Val Savio.

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