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"Attenta gestione e innovazione", per la cooperativa agricola miglior bilancio di sempre: 43,5 milioni di euro di fatturato

“Gli straordinari risultati di Cac - commenta il Presidente di Legacoop Agroalimentare Cristian Maretti - sono dovuti a un mix di attenta gestione, innovazione e giuste scelte strategiche portate avanti nel corso degli anni"

Domenica 8 maggio l’Assemblea dei Soci della Cooperativa Cesenate ha approvato il miglior bilancio di sempre: 43,5 milioni di euro di fatturato, 1,4 milioni di euro di utile, 26 milioni di euro di liquidazione agli agricoltori Soci.  “Gli straordinari risultati di C.A.C. - commenta il Presidente di Legacoop Agroalimentare Cristian Maretti - sono dovuti a un mix di attenta gestione, innovazione e giuste scelte strategiche portate avanti nel corso degli anni. La Cooperativa si conferma leader del settore, nonostante il complesso periodo per il settore primario.” Per il terzo anno, a causa dell’emergenza sanitaria, centinaia di Soci hanno discusso e approvato il bilancio in diretta streaming, suddivisi su più sedi distribuite in sei diverse province (Forlì-Cesena, Ravenna, Perugia, Ancona, Fermo e Campobasso).

La Cooperativa Agricola Cesenate - una delle principali realtà internazionali della moltiplicazione sementiera, costituita nel lontano 1948 - associa oggi circa 2.000 imprenditori agricoli, distribuiti su sette regioni italiane ed è riconosciuta come prima Organizzazione di Produttori Interregionale. L’attività economica di C.A.C. è fortemente orientata all’esportazione in Europa ed Estremo Oriente, in cui realizza il 75% del fatturato. Il bilancio d'esercizio 2021 ha chiuso con risultati migliori rispetto alle previsioni, confermando la Cooperativa cesenate come un punto di riferimento del settore agroalimentare. 

“L’andamento stagionale irregolare è ormai l’unica certezza - spiega il Presidente di C.A.C. Giovanni Piersanti - e il 2021 non è stato da meno, con una campagna fra le più siccitose da gennaio a luglio. Nonostante qualche difficoltà per le colture standard seminate in ritardo e senza supporto di irrigazione, le colture biennali e irrigue ne hanno beneficiato. Abbiamo coniugato un’economia basata sulla solidarietà fra i Soci produttori con la promozione della qualità, cercando di garantire la giusta remunerazione del lavoro dei Soci e di premiare il merito di coloro che hanno raggiunto determinati obiettivi, mantenendoci sempre con i piedi per terra e ancorati al nostro grande patrimonio valoriale.”

Buoni i risultati di cipolla, bunching onion, cucurbitacee e cicorie, cavoli e brassiche. Per quanto riguarda la barbabietola da zucchero, il 2021 è stato il primo anno di gestione della moltiplicazione per un cliente importante, con risultati ottimi. Quasi tutte le colture standard hanno avuto rese in linea o superiori alle medie. Le uniche colture con basse performance sono state il pisello, che ha fortemente risentito della siccità primaverile, e il coriandolo.

Il valore della produzione, comprensivo dell’attività OP, è stata pari a 43,5 milioni di euro (+8,9% rispetto al 2020) e consente una liquidazione ai Soci di circa 26 milioni di euro. Il premio qualità riconosciuto agli agricoltori sfiora i 3 milioni di euro, una cifra mai raggiunta. In un momento difficile per l’occupazione, è importante sottolineare che il Gruppo nel suo complesso ha occupato e continua a occupare 311 addetti, per la maggior parte sul territorio cesenate, per un importo di salari e stipendi che, nel 2021, ha superato gli 11 milioni di euro. 

Il 2021 è stato un anno di grandi cambiamenti per C.A.C. con la nomina di una nuova direzione, che nei prossimi anni avrà il compito di raccogliere l’importante eredità della gestione precedente e guardare al futuro. “Il nuovo gruppo dirigente - spiega Andrea Maltoni, Coordinatore della Direzione - è costituito da responsabili preparati e con una lunga storia all’interno della Cooperativa, segnale di quanto sia fondamentale valorizzare e far crescere le professionalità interne”.

La responsabile della programmazione e controllo di gestione Tania Buda, collegata dalla sede di Petritoli (FM), ha invece presentato un bilancio previsionale per il 2022 come sempre molto prudenziale. Pur nel complessivo e molto importante aumento degli ettari coltivati dai Soci agricoltori (+27,1%) e dei quintali netti previsti (+35,1%), si prevede un leggero calo dell’utile, dovuto anche al forte aumento dei costi delle materie prime. 

La Cooperativa Agricola Cesenate non solo ha retto, ma ha migliorato i propri risultati presentando un bilancio ben più roseo delle aspettative, come ha avuto modo di sottolineare anche il sindaco di Cesena Enzo Lattuca nel proprio intervento di saluto: “I numeri positivi sono sintomo di quanto C.A.C. sia in grado di essere competitiva a livello mondiale pur rimanendo fortemente attaccata alle proprie radici e al territorio. Chi possiede, come C.A.C., queste caratteristiche rappresenta non solo un grande patrimonio per Cesena, ma per l’Italia intera. L’augurio è quello di continuare a crescere innalzando gli obiettivi senza rinunciare ai propri valori”.

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