Cresce la nicchia di imprese artigiane cesenati che utilizzano le  tecnologie digitali per i processi di innovazione imprenditoriale. All'open day delle imprese innovative svoltosi nella sede della Confartiginaato, organizzato dal Digital  Innovation Hub (Dih), si è tenuto un workshop a cui sono  intervenuti Gianni Previdi,  docente all’Università di Modena e  Reggio Emilia e Business School Palo Alto Milano e Alessandro Ricci, del dipartimento di informatica e ingegneria. “Come ridurre la complessità aziendale valorizzando i tuoi asset digitali” è stato il tema della serata. Moderatore Paolo Manfredi, responsabile Innovazione Confartigianato  nazionale. Tre imprenditori artigiani del cesenate hanno portato le loro testimonianze sulle pratiche virtuose che stanno adottando per trasformare l'impresa  in impresa 4.0: Stefano Soldati di Mpc srl, Romina Urbinati di Urbinati srl e Raffaele Salvemini di ViBre srl.

"Il Digital Innovation Hub - spiega il coordinatore Gabriele Savoia - è uno sportello creato dalle Confartigianato di Romagna di riferimento per tutte  quelle imprese che si trovano a confrontarsi con  l’innovazione tecnologica per potere stare sempre più al passo con un  mercato che si  evolve". Previdi, prendendo spunto dalla sua ultima pubblicazione "Smart Management",  ha messo in luce che, per semplificare, alle imprese non servono modelli burocratici di management, ma la capacità di distinguere la complessità data dalla complicazione creata, cambiare il contesto operativo nel quale operano le persone, manager e collaboratori e, a quel punto trasferire la complessità residua nelle tecnologie digitali che hanno più memoria e sono più veloci dell’uomo).  Ricci, dal canto suo, ha rimarcato che la rivoluzione digitale e i new media hanno influenzato non solo gli stili di vita, ma anche il modo di lavorare in impresa ponendosi come strumento utile per l’ottimizzazione dei processi aziendali dove il primato resta tuttavia quello del capitale umano.