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Economia

Saldi, partenza "discreta": clienti nuovi, ma anche l'ostacolo vendite online

E' stato chiesto inoltre un giudizio sulla nuova norma indirizzata a impedire le vendite promozionali il mese precedente i saldi

La quasi totalità dei commercianti è partita con i saldi di fine stagione il 5 gennaio scorso. Lo evidenzia l’indagine del Centro Studi della Confesercenti Cesenate, che ha rilevato l’andamento delle vendite a pochi giorni dall’avvio. "Come sempre - dichiara Cesare Soldati, presidente della Confesercenti Cesenate - per la maggior parte dei nostri commercianti l’attesa era forte. Peraltro i saldi giungono a seguito della disposizione della Regione tesa a impedire le vendite promozionali il mese precedente l’inizio dei saldi stessi. Il primo dato rilevante è che il 95% del campione intervistato (60 imprese del comprensorio) ha dichiarato di aver iniziato i saldi".

"Una considerazione da fare - prosegue Soldati - è che molti esercenti hanno affermato che i negozi sono stati visitati da clienti nuovi. Il che conferma, e non è poco, la validità dei saldi come strumento di promozione e pubblicità. Riteniamo, inoltre, che sia anche il sintomo di acquisti precisi e mirati, prima dei quali il consumatore visita più negozi per scegliere con attenzione cosa comprare".

"Complessivamente - interviene Lina Aitella, presidente Fismo, il settore moda della Confesercenti Cesenate - la situazione delle vendite è sui livelli dello allo scorso anno ma dovremo attendere alcune settimane per avere un quadro più preciso. Ad oggi le imprese che dichiarano un aumento delle vendite rispetto all’avvio dei saldi dello scorso anno sono complessivamente il 23% del nostro campione. Denuncia una diminuzione di fatturato il 22% degli intervistati mentre il 56% rileva una sostanziale stabilità".

E' stato chiesto inoltre un giudizio sulla nuova norma indirizzata a impedire le vendite promozionali il mese precedente i saldi. "Ne esce una situazione molto contrastata, con il 40% che la ritiene utile, il 30% che la considera sbagliata e il 30% che non si esprime - viene evidenziato -. Su questo aspetto, in molti segnalano la crescente quota di mercato delle vendite online, che di fatto sono attività aperte 24 ore al giorno e con promozioni in qualsiasi momento dell’anno".

"L’indagine - conclude Aitella - ha confermato tuttavia che l’attesa dei saldi costituisce tuttora una vera e propria consuetudine per tanti consumatori. Inoltre, in una fase di difficoltà economica generalizzata, siamo in presenza di una ulteriore spinta a ricorrere agli acquisti in queste occasioni. Il nostro auspicio è che le vendite di fine stagione proseguano con lo stesso slancio nei prossimi giorni e possano permettere alle imprese di tirare un bel sospiro di sollievo in apertura del 2018".  

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