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Anche nel cesenate si sente la crisi delle officine

Anche nel territorio cesenate e provinciale i dati evidenziano una forte sofferenza dell'economia reale basata sull'offerta delle imprese di produzione, di costruzioni e di servizi non finanziari. Il 2013 sarà il quarto anno di recessione degli ultimi sei

Anche la manutenzione e la riparazione degli autoveicoli registra una flessione nel territorio cesenate così come in tutt'Italia, altro indizio probante della crisi e della recessione in atto coem si rileva da un'indagine condotta da Confartigianato. Esportazioni, produzione industriale manifatturiera, produzione nelle costruzioni, traffico autostradale dei veicoli pesanti, fatturato del manifatturiero, fatturato della manutenzione e riparazione di autoveicol, fatturato Servizi Informazione e comunicazione, vendite del commercio al dettaglio. Sono gli indicatori utilizzati nell'indagine "Laboratorio Federazioni e Mestieri' effettuata dall'ufficio studi di Confarigianato in cui vengono forniti i principali dati  settoriali su congiuntura, dinamica e struttura dell'artigianato.

Anche nel territorio cesenate e provinciale i dati evidenziano una forte sofferenza dell'economia reale basata sull'offerta delle imprese di produzione, di costruzioni e di servizi non finanziari. Il 2013 sarà il quarto anno di recessione degli ultimi sei. Per quanto riguarda l’export, dopo un brillante 2011, gli ultimi dati indicano per il 2012 un forte rallentamento delle vendite all'estero: nell'anno le esportazioni sono salite del 3,7% rispetto al 2011, ma tale debole crescita è spiegata dalla crescita dei prezzi, mentre i volumi segnano una lieve flessione (-0,5%) salgono del 4,2% i valori medi unitari.

L'indebolimento dell'export aggrava ulteriormente le condizioni della produzione del manifatturiero - dove opera il 23,6% dell’artigianato italiano - per cui l'indice nel 2012 segna una flessione del 6,9% rispetto all'anno precedente. Il livello della produzione nel 2012 è inferiore del 22,3% rispetto al massimo pre crisi registrato nel 2007I dati forniti dall'Istat per il fatturato del Manifatturiero indicano nel 2012 una flessione tendenziale del 4,3%, da imputarsi soprattutto al mercato interno che è a -7,6% mentre quello estero cresce del 2,6%. Si tratta del primo calo dopo quello intenso del -18,6% del 2009, cui  erano seguiti un +9,8% nel 2010 e un +5,6% nel 2011.

Il robusto incremento del prelievo fiscale sugli immobili, le tensioni sui tassi di interesse, la riduzione di prezzi e delle compravendite immobiliari stanno aggravando la recessione nel settore delle costruzioni (nell'edilizia e installazione di impianti opera il 39,7% dell'artigianato): nel 2012 la produzione delle costruzioni è crollata del 14,2% rispetto al 2011. L'attività delle costruzioni nel 2012 è del 29,5% inferiore rispetto al massimo pre crisi del 2007. Nel 2012 il traffico sulla rete autostradale dei veicoli pesanti è in calo dell’8,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dato peggiore degli ultimi cinque anni.

I dati forniti dall'Istat per il fatturato del settore della manutenzione e riparazione di autoveicoli indicano che nel 2012 si registra una flessione tendenziale del 4,8%. Si tratta di un calo due volte più intenso rispetto al -2,1% registrato nel 2009. Se consideriamo che nel 2012 i prezzi al consumo per manutenzione e riparazione degli autoveicoli sono saliti mediamente del 3,0%, la flessione del fatturato si traduce in un calo dei volumi delle vendite degli autoriparatori del 7,6%.

Per i servizi di informazione e comunicazione -  in cui opera una nicchia di imprese artigiane particolarmente dinamica - il fatturato del 2012 mostra una flessione del 3,6% rispetto all'anno precedente. L’andamento del settore dei servizi registra una domanda delle famiglie molto debole: nel 2012 le vendite del commercio al dettaglio sono in calo del 2,2%.

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