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Economia

Agenti e rappresentanti di commercio: "Le autostrade rimborsino i costi per i ritardi dovuti ai cantieri"

“Ogni anno gli agenti percorrono mediamente 60mila chilometri: la mobilità – afferma il presidente Fnaarc cesenate Augusto Patrignani -  non deve costituire un problema per il loro lavoro come per il lavoro di tutti"

Tempi di percorrenza troppo lunghi per code, incidenti e cantieri? Agli agenti e rappresentanti di commercio, come a tutti gli utilizzatori delle autostrade, vengano rimborsati i costi per i ritardi. I rimborsi autostradali sono il punto centrale del “Manifesto per la mobilità” realizzato da Fnaarc, la Federazione degli agenti e rappresentanti di commercio aderente a Confcommercio, a cui aderiscono nel Cesenate oltre duecento associati.

“Ogni anno gli agenti percorrono mediamente 60mila chilometri: la mobilità – afferma il presidente Fnaarc cesenate Augusto Patrignani -  non deve costituire un problema per il loro lavoro come per il lavoro di tutti, ma un’opportunità di sviluppo contribuendo ad accelerare la ripresa economica. Le autostrade sono un servizio, in regime di monopolio, che consente la nostra mobilità, al pari degli aerei e dei treni. Noi paghiamo il servizio autostradale al pari di chi acquista un biglietto aereo o ferroviario. Perché, allora, ad un agente di commercio che, per cause riconducibili alla gestione dei tratti autostradali, ad esempio i cantieri, subisce comprovati ritardi nel suo tragitto di lavoro non gli deve essere riconosciuto un bonus o rimborso come accade ai viaggiatori di treni e di aerei? Le autostrade sono infrastrutture molto tecnologiche – evidenzia il presidente Fnaarc cesenate Patrignani – i ritardi sarebbero perciò facilmente definibili. Oggi in molti casi si sa quando entriamo in autostrada, ma non sappiamo quando si esce. L’unica certezza è il costo del pedaggio. Un ritardo può fare annullare agli agenti rappresentanti un appuntamento di lavoro e perdere un’opportunità di vendita”.

"Il “Manifesto per la mobilità” di Fnaarc  tocca anche altri punti molto concreti. Le trappole autovelox sulle strade statali  - aggiunge Patrignani - con continui cambi dei limiti di velocità. Limiti che devono essere una garanzia per la sicurezza della guida, non un “bancomat” per le casse dei Comuni. Inoltre per quel che riguarda l’importo deducibile per l’acquisto dell’automobile – un vero e proprio ufficio per gli agenti e rappresentanti – rimasto fermo da troppo tempo. Fnaarc chiede di alzare l’attuale soglia di 25mila euro. Quanto alla mobilità green: molti agenti e rappresentanti potrebbero passare alla mobilità elettrica e ibrida contribuendo a ridurre l’inquinamento, ma servono più incentivi. Basilare anche la questione dei centri urbani e della sosta: anche gli agenti di commercio, per la loro attività devono poter accedere alle ztl o alle piazzole di sosta dedicate al carico-scarico: gli agenti lavorano con gli esercizi commerciali e fanno muovere le merci. perciò non debbono essere penalizzati".

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