rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

L'Aeroporto di Romagna divide, Confcommercio: "Logica bolognocentrica"

Patrignani ha osservato infine che "in Romagna c'è un'offerta consolidata di mare che fino a poco tempo fa andava ancora bene, ma oggi il mare è il prodotto più venduto al mondo"

L'aeroporto di Romagna e la nuova legge regionale sul turismo con il neonato organismo Destinazione Romagna ai raggi x del Vox populi di Confcommercio cesenate. Rappresentanti di Confcommercio e Federalberghi si sono confrontati con sindaci e amministratori su come meglio sostenere il turismo. E' intervenuto anche il sottosegretario Sandro Gozi, che ha rimarcato la centralità del turismo come risorsa per lo sviluppo del paese. Oltre alle iniziative di promozione il rappresentate di Federalberghi Confcommercio Raffaele Calisesi ha messo al primo posto la questione delle infrastrutture, caldeggiando la riapertura dell’aeroporto di Forlì. "In Veneto ci sono tre aeroporti non distanti che hanno aumentato il flusso dei passeggeri - ha detto - strutture che lavorano in sinergia e non in competizione. Perché in Romagna no?".

Anche Confcommercio cesenate, forlivese e ravennate sono favorevoli al rilancio dell’aeroporto di Forlì, perorato dal sindaco di Forlì Drei, ma gli amministratori pubblici ravennati e cesenati e il presidente Apt Zanetti hanno sostenuto che occorre investire sul Marconi di Bologna puntando sulle navette.  “ll nostro target turistico - ha osservato Apt il presidente Zanetti - è abituato ai grandi spostamenti:un'ora di macchina equivale a muoversi da un quartiere all'altro della propria città. Ciò che muove il turista è la motivazione non tanto come arrivarci”.

“Per Confcommercio cesenate è fondamentale anche come arrivarci alle mete vacanziere - sottolinea invece il presidente Augusto Partigiani - e ci si stupisce che amministratori del territorio, come quelli cesenate e ravennati, si schierino a favore delle risorse di altri territori, nella fattispecie di Bologna e del suo aeroporto, non sostenendo lo sviluppo dell’aeroporto di Romagna, fondamentale per servire il turismo. L’impressione è che la logica continui ad essere bolognocentrica, con scelte politiche che imprese e cittadini faticano a comprendere, perché da che mondo e mondo i politici di un territorio si dovrebbero battere per fare gli interessi del proprio territorio e non di un altro”.

L’assessore al turismo del Comune di Cesena Christian Castori ha messo in luce che il turismo culturale è il segmento destinato a crescere più di tutti da qui al 2020, sostenuto da Regione ed enti locali anche attraverso gli Iat diffusi. Patrignani ha osservato infine che "in Romagna c'è un'offerta consolidata di mare che fino a poco tempo fa andava ancora bene, ma oggi il mare è il prodotto più venduto al mondo, e  in tanti altri posti si trova un mare migliore con servizi simili ai nostri. Se non incrociamo le potenzialità dei territori e dei loro turismi integrati si rischia di perdere di competizione. Se invece si comincia a vendere la Romagna come brand completo, dal mare all’entroterra, dalla cultura alla enogastronomia non abbiamo competitori al mondo” A patto che si marci uniti. Come purtroppo pare non avvenire sulla partita dell'aeroporto di Romagna".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'Aeroporto di Romagna divide, Confcommercio: "Logica bolognocentrica"

CesenaToday è in caricamento