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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Addizionale Irpef, classifica del Sole 24 Ore: a Cesena tra le più basse in Italia

Nei giorni scorsi il Sole 24 Ore ha dedicato un ampio servizio all’addizionale Irpef applicata dai Comuni, evidenziando che in 6 anni il suo peso complessivo nel Paese è aumentato del 50%

Nei giorni scorsi il Sole 24 Ore ha dedicato un ampio servizio all’addizionale Irpef applicata dai Comuni, evidenziando che in 6 anni il suo peso complessivo nel Paese è aumentato del 50%, arrivando a un gettito complessivo di 4 miliardi, con una spesa pro capite media che nel 2012 è stata di 160 euro (contro i 130 euro dell’anno precedente). In questo quadro, Cesena si pone in netta controtendenza - esordiscono il sindaco Paolo Lucchi e il vicesindaco Carlo Battistini -. in questi anni l’addizionale Irpef applicata nel nostro Comune è rimasta ferma all’aliquota dello 0,4 per cento, con l’esenzione per i redditi fino a 10mila euro. Tradotto in pratica, significa che il costo medio dell’addizionale per ogni contribuente cesenate è di 102 euro, cifra che ci colloca – stando ai dati diffusi dallo stesso Sole 24 Ore – al 95° posto di 107 nella graduatoria relativa al peso dell’addizionale Irpef in Italia, alle spalle di Prato dove il gettito pro capite è di 114 euro, e davanti ai 100 euro di Oristano e ai 98 di Asti".

"Stando a questa classifica, Cesena è una delle città italiane dove il peso dell’addizionale Irpef è più basso - continuano gli amministratori -. Tanto per rendere un’idea, al primo posto si trova Padova con un’addizionale media per contribuente di 288 euro, seguita da Milano con 285 euro pro capite. Praticamente in tutte le città della Regione – con la sola eccezione di Rimini, posta al 99 ° posto con 87 euro –  l’addizionale Irpef costa di più. La prima città emiliano – romagnola che si incontra è Parma, collocata al 7° posto, dove l’addizionale Irpef costa in media 245 euro a contribuente; a seguire Bologna (17° posto con 225 euro), Ferrara (al 70° posto con 166 euro), Reggio Emilia (75 ° posto con 155 euro), Piacenza (76° posto con 153 euro), Modena (79° posto con 151 euro), Ravenna (80° posto con 145 euro), Forlì (90 posto con 121 euro)".

"Ma occorre fare un’altra considerazione - puntualizzano Lucchi e Battistini -. E’ chiaro che, al di là del suo valore assoluto,  l’importo dell’aliquota ha un peso diverso a seconda della condizione dei potenziali contribuenti. E allora il modo migliore per misurare il peso effettivo dell’Irpef comunale, è quello di considerare il gettito dell’imposta con la base imponibile teorica. Sulla questi elementi, a Cesena – dove l’addizionale Irpef interessa il 69% dei contribuenti e dove il reddito medio pro capite si attesta sui 19.249 euro – l’aliquota Irpef effettiva risulta essere dello 0,37, quindi in realtà più bassa di quella ufficiale".

"Crediamo - concludono - che qualsiasi ragionamento sulla pressione fiscale a Cesena non possa che partire dai numeri reali, come ha sempre fatto in questi anni l’Amministrazione comunale, che si è impegnata per cercare di coniugare l’impegno a tenere bassa la pressione tributaria con la scelta di perseguire la lotta all’evasione per garantire la massima equità. Auspichiamo che chiunque voglia contribuire su questo tema  si attenga sempre a questi medesimi principi".

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