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Nasce l'Accademia de Caplèt: ed è subito derby col tortellino

La presentazione è avvenuta giovedì alla Maison Lulù a Cesena, incontro che è stato l’occasione per presentare la prima uscita pubblica dell’Accademia in programma domenica a Palazzo Re Enzo a Bologna.

E’ nata l’Accademia de Caplèt, cuore cesenate, visione sull’intera Romagna. Promotori dell’iniziativa sono la giornalista Elsa Mazzolini, direttrice della Madia Travelfood, la più antica rivista specializzata per la ristorazione di qualità e Alessandro Rossi, appassionato wine&food ideatore del riconoscimento “Dire Fare Sognare”, attivissimo sul territorio nella valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche della nostra regione. Con loro, un nutrito gruppo di cuochi e cultori dei fornelli, dagli stellati alle trattorie, in rappresentanza di tutta la Romagna.

“Incredibile ma vero, nessuno ad oggi si è posto la valorizzazione e la difesa del cappelletto, uno dei prodotti simbolo della Romagna – hanno affermato all’unisono Mazzolini e Rossi – A noi romagnoli sembra addirittura ingiusto che il tortellino sia più famoso del cappelletto, almeno in Italia. Da qui questa iniziativa di largo respiro, che vogliamo allargare alle lasagne, ai passatelli e gli strozzapreti”. La presentazione è avvenuta giovedì alla Maison Lulù a Cesena, incontro che è stato l’occasione per presentare la prima uscita pubblica dell’Accademia in programma domenica a Palazzo Re Enzo a Bologna.

L’occasione è il derby tra Caplèt e i Tourtlen in una sfida a colpi di matterello, compenso, sfoglia e prodotto finale con relativa degustazione. Quattro gli alfieri della Romagna in difesa del cappelletto: Riccardo Agostini de Il Piastrino di Pennabilli, Alberto Faccani del Ristorante Magnolia di Cesenatico, Ombretta Farneti dell’Agriturismo Molino d’Ortano di Mercato Saraceno, le Mariette Artusiane di Forlimpopoli. Contro di loro si schiereranno i bolognesi Dario Picchiotti dell’Antica Trattoria di Sacerno, Claudio Sordi del ristorante I Carracci, Vincenzo Vottero Dell’Antica Trattoria del Reno e Francesco Carboni dell’Acqua Pazza. La sfida prevede la realizzazione di due cappelletti della tradizione, due creativi e 4 preparazioni di tortellini in 8 degustazioni con voto finale assegnato da una giuria di esperti insieme a una giuria popolare (circa 200 persone). Un derby in piena regola che nella prossima primavera vedrà l’incontro di ritorno, questa volta in Romagna. 

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