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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Abbigliamento, i saldi non bastano per uscire dal pantano

"I saldi restano una opportunità per il commercio e in questo periodo, così difficile dal punto di vista economico, in particolare erano attesi non solo dai consumatori ma anche dalle imprese per recuperare liquidità"

“Dopo le previsioni – afferma Armando Casabianca, presidente della Confesercenti Cesenate - è già il momento di verificare l’andamento dei saldi di fine stagione, iniziati lo scorso 6 luglio. Dobbiamo constatare che le difficoltà economiche di questo periodo si stanno riflettendo sulle vendite effettuate con i saldi. “Il nostro centro studi – prosegue Casabianca – ha effettuato una rilevazione telefonica su un campione di  cento imprese in una  fase così importante per le imprese commerciali".

"Nel primo giorno utile per effettuare le vendite con i saldi di fine stagione, il 90% del campione intervistato, costituito da imprese del comparto abbigliamento, calzature e biancheria per la casa, ha utilizzato questa opportunità”. “Le imprese commerciali cesenati – dichiara Patrizia Greco, presidente Fismo, la federazione del settore moda della Confesercenti Cesenate - confermano la loro attenzione verso questo strumento promozionale, i saldi restano una opportunità per il commercio e in questo periodo, così difficile dal punto di vista economico, in particolare erano attesi non solo dai consumatori ma anche dalle imprese per recuperare liquidità".

"C’è da evidenziare che una parte preponderante del campione (l’86%) indica la presenza negli esercizi commerciali di nuovi clienti”. “I saldi estivi – spiega Patrizia Greco – rappresentano una fetta importante delle vendite dell’intero anno; il 52% del campione dichiara infatti un incidenza sul volume d’affari annuale del 20%, mentre l’11% denuncia una incidenza del 10% e il 27% addirittura una incidenza del 30%”. “Quasi l’intero settore dell’abbigliamento – aggiunge Patrizia Greco –  denuncia un calo di vendite rispetto al 2012. Per il 73% del  campione esaminato, le vendite effettuate durante i saldi sono in flessione, mentre per il 23% sono stabili e solo per il 4% le vendite effettuate sono in aumento".

"Occorre tenere conto che molti esercenti scelgono, da diverso tempo, di effettuare vendite promozionali in più periodi dell’anno e questo porta a rendere meno accattivante e misurabile dal punto di vista economico il periodo dei saldi. È però del tutto evidente che siamo in una fase delicata e difficile, con i consumi che stagnano". "Un elemento da segnalare – conclude la presidente Fismo Confesercenti - è l’apprezzamento per le iniziative di valorizzazione dei centri storici. In particolare a Cesena, i venerdì sera di Cesena in centro in concomitanza con “Piazze di cinema” hanno contribuito a vivacizzare la città”.

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