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Venerdì, 29 Marzo 2024
Diretta San Mauro Pascoli

Confartigianato: "Filiera del tessile e della moda a caccia di manodopera, servono nuove risposte"

"Nella filiera della moda va data risposta – mette in luce il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena  – al problema della mancanza di manodopera specializzata"

Al Tavolo della Moda, riconvocato in sede ministeriale, Confartigianato Moda, presente anche nel cesenate, ha presentato le sue proposte per il
sostegno e il rilancio del settore. Anche nel territorio cesenate la filiera della moda, a partire del distretto del Rubicone, ma pressoché in tutte le parti della nostra area locale, conta imprese attrezzate e all'avanguardia.

"Nella filiera della moda va data risposta – mette in luce il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena  – al problema della mancanza di manodopera specializzata e alla difficoltà di inserimento di nuove figure all’interno delle aziende: per incentivare, favorire l’incontro tra domanda e offerta, alleggerire il peso del costo della formazione iniziale, è necessario arricchire gli strumenti di ingresso già esistenti come il tirocinio e il contratto di apprendistato, non sottovalutando il ricollocamento di persone mature che hanno perso il lavoro e che devono necessariamente riqualificarsi, riconoscendo il ruolo formativo dell’imprenditore che proprio nelle prime fasi spende molto del suo tempo per accompagnare il neoassunto nel suo percorso di introduzione”.

"La sostenibilità ambientale e l’economia circolare, in tempi di caro costi energetici, si confermano ancora più centrale leva economica. Diventa fondamentale – afferma il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena – rendere il nostro Paese e il più autonomo possibile dando impulso alle energie rinnovabili, all’estrazione di gas e all’autoproduzione. Un piano energia 4.0 potrebbe essere un buon incentivo per quelle imprese che decidono di adottare l’autoproduzione o efficientamento energetico. Di fondamentale importanza resta inoltre il tema del peso del fisco in bolletta e la ripartizione degli oneri in base ai consumi, con l’auspicabile definitva eliminazione degli oneri di sistema in bolletta. La gestione dei rifiuti e l’economia circolare sono aspetti che stanno a cuore alle aziende della moda, ma l’attenzione al rispetto dell’ambiente e alle produzioni ecosostenibili dovrebbero diventare un ulteriore elemento di valore aggiunto per i nostri
prodotti, mentre il ritardo normativo a cui assistiamo da tempo frena sicuramente gli investimenti. Interventi mirati per le imprese o le filiere che intendono perseguire obiettivi di produzione ecosostenibile, ad esempio legata all’analisi del ciclo vita dei prodotti, potrebbe essere una spinta positiva in tal senso. Gli impianti di trattamento oggi definiti Textilehub sono un esempio di quanto l’economia circolare potrebbe diventare ulteriore elemento distintivo del Made in Italy”.

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