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Cronaca

In vetrina non solo i prodotti ma anche messaggi sociali e positivi: l'ottica condanna la violenza sulle donne

La sfida della vetrinista cesenate Nadia Zoffoli: "Impreziosiamo le vetrine con messaggi sociali di positività". L'ottica si schiera contro la violenza sulle donne

La vetrinista visual mercahndiser cesenate cura la bellezza, non disdegna il messaggio sociale e lancia una sfida: utilizzare le vetrine degli esercizi commerciali come opportunità per lanciare messaggi di positività, attraverso slogan valoriali. La cesenate Nadia Zoffoli, artigiana creativa associata a Confartigianato Cesena, dal 1995 opera come specialista della comunicazione visiva e commerciale all’interno del punto vendita, con la sua impresa "Uno più Uno=Undici!".

"Il mio lavoro riguarda il visual merchandasing - spiega Nadia Zoffoli - la serie di operazioni per collocare il prodotto all’interno del punto vendita in sintonia con una strategia che investe ambientazione, illuminazione e grafica. Mi occupo di design e decorazione della vetrina e di imprese, showroom, negozi, locali pubblici, dal progetto all’allestimento, con una clientela su tutta la Romagna, in più curo buffet e allestimento di eventi. Da anni sono formatrice per una serie di centri di associazioni territoriali e collaboro con enti e istituzioni".

“Sta crescendo la sensibilità degli operatori commerciali a farsi promotori di problematiche di carattere sociale - afferma Nadia Zoffoli - e un ottico del territorio mi ha chiesto di connotare la vetrina del suo negozio con un messaggio contro la“violenza sulle donne, un'emergenza sociale di cui non dobbiamo occuparci soltanto l'8 marzo ma tutto l'anno. Nella fattispecie il messaggio è: ”Le donne, pensale pensanti e libere”. In tempi come quelli odierni contraddistinti purtroppo da violenza, solitudine e preoccupazioni, è importante lanciare messaggi con colori di solidarietà, fiducia e bellezza da parte di artigiani, commercianti e professionisti che possono dare danno così un contributo anche all'affermazione dei valori fondanti della comunità civile coniugati al senso estetico”. “La decorazione della vetrina che ho avuto il piacere di realizzare – continua la visual merchandiser – è un buon punto di partenza per lanciare una sfida suggerendo a tante altre piccole attività commerciali di dare di utilizzare l'allestimento della vetrina anche come l'opportunità di lanciare messaggi di positività conferendo così alla propria attività un ruolo aggiuntivo di sollecitatrice dei valori civili ed etici. La vetrina è uno straordinario avamposto comunicativo che può essere utilizzata per veicolare messaggi che invitino alla riflessione delle persone. In tal modo la vetrina acquista valore non solo estetica ma sociale”.

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