Scontri a Vicenza, dieci denunce per gli ultras cesenati. In arrivo una pioggia di daspo

Pesante il bilancio del pre partita di Vicenza-Cesena, domenica 9 ottobre, quando alcune decine di tifosi bianconeri avevano aggirato l'obbligo di fermarsi al casello di Vicenza Est, per poi raggiungere lo stadio con appositi autobus, scortati e in massima sicurezza, considerate le rivalità tra le due tifoserie. Circa una sessantina di ultrà cesenati, invece, hanno raggiunto autonomamente lo stadio attraversando tutto il centro abitato di Vicenza. Arrivati nella zona dello stadio, quindi, si sono imbattuti, com'era prevedibile, con gli ultrà di casa che stavano a loro volta affluendo in zona per vedere la partita.

Nei pressi del bar “Quadrifoglio”, uno dei più frequentati dai tifosi veneti, vi furono alcuni minuti di tensione ed anche di botte. L'intervento della Polizia permise quindi di bloccare sul nascere gli eventuali scontri. Al termine della prima tranche di indagini, sono partite 20 denunce, equamente divise tra vicentini e romagnoli, dieci e dieci, per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Tuttavia, una volta che sarà ultimata l'analisi dei filmati, dovrebbero essere almeno una settantina i provvedimenti di daspo emanati dalla questura di Vicenza, in questo caso la gran parte dei provvedimenti riguarderà la tifoseria cesenate, per avere “disobbedito” alle indicazioni di ordine pubblico, che servono per garantire in massima sicurezza, per i tifosi e per i cittadini che non vanno allo stadio, il regolare svolgimento di tutte le operazioni connesse con gli incontri di calcio. Gli ultrà romagnoli, da parte loro, hanno rivendicato il loro diritto di muoversi liberamente e di raggiungere lo stadio come preferiscono, da cittadini liberi.